Abbiamo un modello soddisfacente del cervello umano? Alcuni spunti critici offerti dal dibattito in ambito neuroeconomico

In quanto segue, proporrò prima una breve descrizione dell’oggetto della neuroeconomia e delle sue possibili applicazioni in ambito legale, per proseguire nell’illustrare la critica di sottodeterminazione di McMaster e Novarese3 all’approccio neuroeconomico. Dalla discussione non emergerà un rifiuto del valore dello sforzo verso la conoscenza che i neuroeconomisti, e le neuroscienze in generale, stanno intraprendendo, piuttosto l’esigenza di differenziare tra l’utilizzo dei risultati a livello aggregato che può contribuire a migliorare il funzionamento del sistema legislativo (per cui credo ci siano considerevoli spazi di applicazione) e l’utilizzo dei risultati per determinare/prevedere in modo meccanico il comportamento del singolo individuo e quindi l’esigenza di un’estrema cautela nell’utilizzo di un modello del cervello umano, quando si pretende di determinare la colpevolezza dell’individuo