l’A. suggerisce un accostamento esegetico alla testimonianza di Gai. 3.146 che, senza lasciarsi ‘suggestionare’ dagli schemi dogmatici moderni, abbia unicamente contezza degli strumenti giuridici di cui potevano disporre i giuristi romani. Questo per giungere ad offrire della qualifica contrattuale attribuita dalla giurisprudenza prevalente alla conventio gladiatorum una spiegazione non solo del tutto soddisfacente, funzionale ed equilibrata sul piano logico-giuridico ma anche, e soprattutto, assolutamente aderente e fedele al passo di Gaio, che merita molto più credito di quanto la dottrina ad oggi gli abbia riconosciuto.
Ludi gladiatorii e regole di ingaggio
Longo, Sara
2021-01-01
Abstract
l’A. suggerisce un accostamento esegetico alla testimonianza di Gai. 3.146 che, senza lasciarsi ‘suggestionare’ dagli schemi dogmatici moderni, abbia unicamente contezza degli strumenti giuridici di cui potevano disporre i giuristi romani. Questo per giungere ad offrire della qualifica contrattuale attribuita dalla giurisprudenza prevalente alla conventio gladiatorum una spiegazione non solo del tutto soddisfacente, funzionale ed equilibrata sul piano logico-giuridico ma anche, e soprattutto, assolutamente aderente e fedele al passo di Gaio, che merita molto più credito di quanto la dottrina ad oggi gli abbia riconosciuto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Longo in Percorsi interdisciplinari.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
2.31 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.31 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.