L' imponente modello in sughero delle rovine di Pompei, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per lungo tempo non ha trovato adeguata considerazione per il suo intrinseco valore di documento storico e archeologico. All' origine della realizzazione del Plastico non vi furono soltanto motivi culturali ben definiti, ma anche la forte volontà di favorire una comprensione più immediata dell' intero sito di Pompei e di documentarne, con meticolosità e perizia, lo stato di conservazione seguendone da vicino le fasi della riscoperta. La grande imitazione di Pompei in quanto prezioso e straordinario documento, continua a mostrarci ancora oggi l' originaria decorazione e articolazione planivolumetrica dei resti monumentali. La digitalizzazione integrale del Grande Plastico non fornisce solamente una copia 3D dell' originale, bensì un indispensabile strumento di ricerca e comunicazione: esso preserva e amplifica il valore documentario dell' originale. In un gioco ininterrotto di riflessi, rimandi, corrispondenze tra realtà archeologica, modello fisico e sua replica digitale, l' Atlante ragionato restituisce al Grande Plastico di Pompei il posto che merita nella storia della ricerca archeologica.
“Quasi effigies parva simulacraque”: leggere le città del passato. Il caso del grande plastico di Pompei.
Daniele Malfitana;
2020-01-01
Abstract
L' imponente modello in sughero delle rovine di Pompei, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per lungo tempo non ha trovato adeguata considerazione per il suo intrinseco valore di documento storico e archeologico. All' origine della realizzazione del Plastico non vi furono soltanto motivi culturali ben definiti, ma anche la forte volontà di favorire una comprensione più immediata dell' intero sito di Pompei e di documentarne, con meticolosità e perizia, lo stato di conservazione seguendone da vicino le fasi della riscoperta. La grande imitazione di Pompei in quanto prezioso e straordinario documento, continua a mostrarci ancora oggi l' originaria decorazione e articolazione planivolumetrica dei resti monumentali. La digitalizzazione integrale del Grande Plastico non fornisce solamente una copia 3D dell' originale, bensì un indispensabile strumento di ricerca e comunicazione: esso preserva e amplifica il valore documentario dell' originale. In un gioco ininterrotto di riflessi, rimandi, corrispondenze tra realtà archeologica, modello fisico e sua replica digitale, l' Atlante ragionato restituisce al Grande Plastico di Pompei il posto che merita nella storia della ricerca archeologica.File | Dimensione | Formato | |
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