Il disegnatore umoristico rumeno, naturalizzato statunitense, Saul Steinberg in una intrigante mappa del globo mostra, compiendo un giro completo, l’intera superfi cie terrestre a partire dal proprio tavolo da lavoro, la citt di New York e le terre pi lontane. In questo disegno utilizza una serie di raffi nati espedienti grafi ci che si discostano risolutamente da ogni forma di correttezza geometrica e proiettiva. Ci nonostante, l’immagine particolarmente effi cace e gradevole e rappresenta un modo originale di mettere assieme una complessa selezione di informazioni che l’utilizzo di una proiezione canonica non avrebbe in alcun modo reso possibile. Se da un lato queste modalit trovano applicazioni di grande interesse nella pittura contemporanea come nelle invenzioni di brillanti cartoonists, non si pu dimenticare come nei secoli passati le rappresentazioni che adesso identifi chiamo come ‘non proiettive’ o ‘topologiche’ erano la maggior parte di quelle disponibili e come la coerenza del punto di vista all’interno di una fi gurazione grafi ca fi no a pochi secoli fa fosse un aspetto poco rilevante, come dimostra, ad esempio, una ampia tradizione nell’ambito della cartografi a urbana. In modo particolare risultano di grande interesse le rappresentazioni che mescolano un sistema di riferimento in funzione della posizione dell’osservatore (egocentrico) e uno riferito a un sistema esterno (allocentrico). In questa nota si propone la descrizione del disegno di Steinberg come occasione per rifl ettere su come talvolta la densit descrittiva che alcune mappe possono off rire sia l’esito del consapevole ricorso alla crasi o alla sintesi tra visione soggettiva e oggettiva, tra proiezioni coniche, proiezioni cilindriche e deformazioni topologiche e sull’interesse che – specialmente nella disciplina del disegno – possono suscitare le rappresentazioni ‘non proiettive’, capaci di proporre in modo spesso imprevisto un peculiare equilibrio tra la descrizione degli spazi e la posizione dell’osservatore.
Fuori schema. Spunti di indagine sulle ‘rappresentazioni non proiettive’ suggeriti da una mappa di Saul Steinberg
Dotto, E
2021-01-01
Abstract
Il disegnatore umoristico rumeno, naturalizzato statunitense, Saul Steinberg in una intrigante mappa del globo mostra, compiendo un giro completo, l’intera superfi cie terrestre a partire dal proprio tavolo da lavoro, la citt di New York e le terre pi lontane. In questo disegno utilizza una serie di raffi nati espedienti grafi ci che si discostano risolutamente da ogni forma di correttezza geometrica e proiettiva. Ci nonostante, l’immagine particolarmente effi cace e gradevole e rappresenta un modo originale di mettere assieme una complessa selezione di informazioni che l’utilizzo di una proiezione canonica non avrebbe in alcun modo reso possibile. Se da un lato queste modalit trovano applicazioni di grande interesse nella pittura contemporanea come nelle invenzioni di brillanti cartoonists, non si pu dimenticare come nei secoli passati le rappresentazioni che adesso identifi chiamo come ‘non proiettive’ o ‘topologiche’ erano la maggior parte di quelle disponibili e come la coerenza del punto di vista all’interno di una fi gurazione grafi ca fi no a pochi secoli fa fosse un aspetto poco rilevante, come dimostra, ad esempio, una ampia tradizione nell’ambito della cartografi a urbana. In modo particolare risultano di grande interesse le rappresentazioni che mescolano un sistema di riferimento in funzione della posizione dell’osservatore (egocentrico) e uno riferito a un sistema esterno (allocentrico). In questa nota si propone la descrizione del disegno di Steinberg come occasione per rifl ettere su come talvolta la densit descrittiva che alcune mappe possono off rire sia l’esito del consapevole ricorso alla crasi o alla sintesi tra visione soggettiva e oggettiva, tra proiezioni coniche, proiezioni cilindriche e deformazioni topologiche e sull’interesse che – specialmente nella disciplina del disegno – possono suscitare le rappresentazioni ‘non proiettive’, capaci di proporre in modo spesso imprevisto un peculiare equilibrio tra la descrizione degli spazi e la posizione dell’osservatore.File | Dimensione | Formato | |
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