Il fenomeno della dispersione insediativa pervade oggi quasi tutti i territori abitati, ma assume le sue forme più complesse e critiche nello spazio della metropoli. Qui la città si diffonde e si sovrappone alla campagna, producendo territori ambigui dove, nelle pause del costruito, i tradizionali usi agricoli lasciano il posto a più generiche aree non urbanizzate. Sono questi i luoghi più instabili e più a rischio perché deficitari di una precisa identità e di un ruolo definito nei mutevoli assetti territoriali. Eppure tali aree costituiscono una grande risorsa che necessita di essere inserita all’interno di un nuovo progetto territoriale capace di reinterpretare la campagna urbanizzata alla luce di nuove forme di utilizzazione dei suoli, che possano coniugare la produzione agricola periurbana con le istanze della fruizione, del tempo libero e della tutela ambientale. La praticabilità di un simile scenario, fortemente contrastata da leggi di mercato che tendono a posizionare i suoli non edificati su valori di rendita fondiaria sempre più elevati, può essere ricercata attraverso il disegno di strategie di protezione agricola basate su principi di perequazione urbanistica. Una prospettiva, questa, che può contribuire a ricomporre, in un quadro di sintesi, i conflitti fra pubblico e privato e delineare, contestualmente, nuovi percorsi di costruzione di più forti e pertinenti identità urbane per la campagna della metropoli.

Campagne e Metropoli. Fra protezione agricola e perequazione urbanistica nei territori della dispersione insediativa

PRIVITERA, R
Primo
2016-01-01

Abstract

Il fenomeno della dispersione insediativa pervade oggi quasi tutti i territori abitati, ma assume le sue forme più complesse e critiche nello spazio della metropoli. Qui la città si diffonde e si sovrappone alla campagna, producendo territori ambigui dove, nelle pause del costruito, i tradizionali usi agricoli lasciano il posto a più generiche aree non urbanizzate. Sono questi i luoghi più instabili e più a rischio perché deficitari di una precisa identità e di un ruolo definito nei mutevoli assetti territoriali. Eppure tali aree costituiscono una grande risorsa che necessita di essere inserita all’interno di un nuovo progetto territoriale capace di reinterpretare la campagna urbanizzata alla luce di nuove forme di utilizzazione dei suoli, che possano coniugare la produzione agricola periurbana con le istanze della fruizione, del tempo libero e della tutela ambientale. La praticabilità di un simile scenario, fortemente contrastata da leggi di mercato che tendono a posizionare i suoli non edificati su valori di rendita fondiaria sempre più elevati, può essere ricercata attraverso il disegno di strategie di protezione agricola basate su principi di perequazione urbanistica. Una prospettiva, questa, che può contribuire a ricomporre, in un quadro di sintesi, i conflitti fra pubblico e privato e delineare, contestualmente, nuovi percorsi di costruzione di più forti e pertinenti identità urbane per la campagna della metropoli.
2016
978-1540446015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/527665
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