Rispetto alla lessicografia settecentesca e ottocentesca – con lingua target già ben individuata e polarizzata tra toscano e dialetti anche prima dell’unificazione – la lessicografia siciliana cinque-secentesca mostra un orientamento più fluido in relazione alle lingue in contatto (latino cancelleresco, letterario e scientifico; toscano che andava ampliando le sue aree di influenza; siciliano cancelleresco e letterario, castigliano come lingua del potere), agli intenti pragmatici e ai metodi di raccolta e di organizzazione dei materiali lessicografici. L'articolo prende in esame i manoscritti di alcuni vocabolari siciliani secenteschi inediti.
La dimensione pragmatica della lessicografia siciliana secentesca tra approccio contrastivo e intenti educativi
Sardo Rosaria
2022-01-01
Abstract
Rispetto alla lessicografia settecentesca e ottocentesca – con lingua target già ben individuata e polarizzata tra toscano e dialetti anche prima dell’unificazione – la lessicografia siciliana cinque-secentesca mostra un orientamento più fluido in relazione alle lingue in contatto (latino cancelleresco, letterario e scientifico; toscano che andava ampliando le sue aree di influenza; siciliano cancelleresco e letterario, castigliano come lingua del potere), agli intenti pragmatici e ai metodi di raccolta e di organizzazione dei materiali lessicografici. L'articolo prende in esame i manoscritti di alcuni vocabolari siciliani secenteschi inediti.File | Dimensione | Formato | |
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