Il saggio si concentra sul saturnismo o avvelenamento da piombo, fenomeno che connotò l’età romanoimperiale ed ebbe ricadute significative per un verso sul rapporto uomo-ambiente, in termini di sfruttamento delle risorse minerarie (con conseguente deforestazione e produzione di scorie), e per un altro sulla salute dell’individuo, in termini di danni irreparabili subiti dal cervello e dal sistema nervoso centrale. Il plumbismo colpì indistintamente tutti gli strati della popolazione: gli aristocratici abitanti delle lussuose domus servite da condutture idriche plumbee, ma anche i ceti medio-bassi e gli schiavi abituati alla preparazione di cibo entro recipienti di piombo o al consumo di vino dolcificato con additivi a base di acetato di piombo oppure esposti alle esalazioni del nocivo metallo durante l’attività estrattiva nelle miniere, dove lavoravano duramente – e morivano – persino bambini in tenera età. Il saturnismo, di fatto, non può essere considerato esclusivamente una malattia ‘da ricchi’ né da raffinati abitanti della capitale, poiché anche in località distanti dal centro del potere le indagini osteopatologiche confermano la presenza negli scheletri di un elevato livello di piombo, perfettamente paragonabile con quello riscontrato nei cadaveri rinvenuti nella Roma imperiale.

Igiene collettiva e salute individuale: approvvigionamento idrico e avvelenamento da piombo in età romano-imperiale

Gaetano Maria Arena
2022-01-01

Abstract

Il saggio si concentra sul saturnismo o avvelenamento da piombo, fenomeno che connotò l’età romanoimperiale ed ebbe ricadute significative per un verso sul rapporto uomo-ambiente, in termini di sfruttamento delle risorse minerarie (con conseguente deforestazione e produzione di scorie), e per un altro sulla salute dell’individuo, in termini di danni irreparabili subiti dal cervello e dal sistema nervoso centrale. Il plumbismo colpì indistintamente tutti gli strati della popolazione: gli aristocratici abitanti delle lussuose domus servite da condutture idriche plumbee, ma anche i ceti medio-bassi e gli schiavi abituati alla preparazione di cibo entro recipienti di piombo o al consumo di vino dolcificato con additivi a base di acetato di piombo oppure esposti alle esalazioni del nocivo metallo durante l’attività estrattiva nelle miniere, dove lavoravano duramente – e morivano – persino bambini in tenera età. Il saturnismo, di fatto, non può essere considerato esclusivamente una malattia ‘da ricchi’ né da raffinati abitanti della capitale, poiché anche in località distanti dal centro del potere le indagini osteopatologiche confermano la presenza negli scheletri di un elevato livello di piombo, perfettamente paragonabile con quello riscontrato nei cadaveri rinvenuti nella Roma imperiale.
2022
978-88-00-86332-2
Saturnismo, Impero romano, Società, Inquinamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/536717
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