Smart contract, diritto nazionale e discipline eurounitarie

Lo studio affronta il tema degli smart contracts, proponendo una riflessione su due questioni centrali. La prima è quella della riconducibilità o meno di tali strumenti alla nozione dell’art. 1321 c.c. e della loro compatibilità con le regole sul contratto: l’indagine si concentra sulla prospettiva rimediale, riflettendo sull’applicabilità o meno delle tecniche di tutela ed autotutela ai casi di malfunzionamento dello scambio. La seconda questione, che restituisce il tema degli smart contracts agli ambiti della politica del diritto, propone una rinnovata riflessione sui confini del diritto privato e sulla crisi dell’imperatività della norma nazionale: posizioni di matrice anti-statalista, dietro la formula code is law, reclamano l’autonomia degli smart contracts dalle regole dello Stato ed ambiscono all’idea di contratto “autosufficiente” che non richiede, ed anzi rifugge, interventi esterni giovandosi di regole proprie, sulla cui legittimità ed effettività al giurista si chiede di riflettere.