Ne I promessi sposi per esprimere il futuro nel passato si osserva un uso oscillante del condizionale semplice, forma prevalente nell’italiano antico, e del condizionale composto, attestatosi come forma unica nell’italiano contemporaneo (Disse che verrebbe / sarebbe venuto). L’oscillazione delle due forme, in opposizione semantica, si osserva nelle argomentali e potrebbe essere determinata dalla diversa prospettiva (del personaggio o del narratore) adottata nella descrizione dell’evento espresso dal verbo al condizionale. Nelle frasi semplici e in quelle principali, nelle dipendenti circostanziali e relative il valore temporale è veicolato ancora dalla forma semplice; in questi tipi sintattici la forma composta esprime prevalentemente il valore modale di eventualità e potenzialità.
L’uso del condizionale con il valore di futuro nel passato ne "I promessi sposi"
emmi
2022-01-01
Abstract
Ne I promessi sposi per esprimere il futuro nel passato si osserva un uso oscillante del condizionale semplice, forma prevalente nell’italiano antico, e del condizionale composto, attestatosi come forma unica nell’italiano contemporaneo (Disse che verrebbe / sarebbe venuto). L’oscillazione delle due forme, in opposizione semantica, si osserva nelle argomentali e potrebbe essere determinata dalla diversa prospettiva (del personaggio o del narratore) adottata nella descrizione dell’evento espresso dal verbo al condizionale. Nelle frasi semplici e in quelle principali, nelle dipendenti circostanziali e relative il valore temporale è veicolato ancora dalla forma semplice; in questi tipi sintattici la forma composta esprime prevalentemente il valore modale di eventualità e potenzialità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.