La distanza messa in atto tipologicamente nell’artificio della costruzione, per mezzo dell’orizzontare, del confinare, del delimitare/recintare, del radunare, produce il fenomeno astrattivo della natura come scena bidimensionale5. L’astrazione della natura in scenario distante, in piano sequenza, astrae la realtà e il suo spazio tridimensionale; la messa in opera che ne scaturisce estende i limiti dell’artificio dell’interno/riparo verso l’esterno, dunque verso il paesaggio. La necessità del pensiero umano, poi, di comprendere e decodificare il mondo, attraverso la scoperta delle sue leggi e delle sue manifestazioni, trova soprattutto risposte tramite le sue rappresentazioni. Dalle molte forme di rappresentazione della natura nasce il pittoresco, ovvero la traduzione della natura e dei suoi fenomeni in immagini pittoriche. Immagini che compiono il medesimo processo astrattivo della realtà che riconosciamo nella costruzione dell’habitat. Nelle rappresentazioni pittoriche si compie la metafora dell’atto primordiale del costruire il riparo e il controllo della natura: confinando, delimitando (incorniciando) la realtà in scena, astraendo dunque, svelando il domestico, l’accogliente e il piacere del contemplare, grazie alla privazione dei rischi dell’impervio. La natura raffigurata, per mezzo di questo atto borghese di rappresentazione, entra placidamente nel salotto.
Il “pittoresco” quale cifra del paesaggio ibleo
Foti F.Primo
2020-01-01
Abstract
La distanza messa in atto tipologicamente nell’artificio della costruzione, per mezzo dell’orizzontare, del confinare, del delimitare/recintare, del radunare, produce il fenomeno astrattivo della natura come scena bidimensionale5. L’astrazione della natura in scenario distante, in piano sequenza, astrae la realtà e il suo spazio tridimensionale; la messa in opera che ne scaturisce estende i limiti dell’artificio dell’interno/riparo verso l’esterno, dunque verso il paesaggio. La necessità del pensiero umano, poi, di comprendere e decodificare il mondo, attraverso la scoperta delle sue leggi e delle sue manifestazioni, trova soprattutto risposte tramite le sue rappresentazioni. Dalle molte forme di rappresentazione della natura nasce il pittoresco, ovvero la traduzione della natura e dei suoi fenomeni in immagini pittoriche. Immagini che compiono il medesimo processo astrattivo della realtà che riconosciamo nella costruzione dell’habitat. Nelle rappresentazioni pittoriche si compie la metafora dell’atto primordiale del costruire il riparo e il controllo della natura: confinando, delimitando (incorniciando) la realtà in scena, astraendo dunque, svelando il domestico, l’accogliente e il piacere del contemplare, grazie alla privazione dei rischi dell’impervio. La natura raffigurata, per mezzo di questo atto borghese di rappresentazione, entra placidamente nel salotto.File | Dimensione | Formato | |
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