Il progressivo aumento dell’impoverimento e delle disuguaglianze sociali ha avuto pesanti ricadute oltre che nelle grandi città anche – e soprattutto – nelle aree interne del Sud Italia, piccoli centri urbani distanti dalle aree metropolitane con difficoltà di accesso ai servizi essenziali, sempre più soggette a spopolamento e abbandono. Proprio per le loro caratteristiche, le aree interne pongono oggi grandi sfide in quanto non sono e non diventeranno mai metropoli; per questo, però, esse sono anche una grande opportunità. Sono il luogo da cui ripartire per ripensare un modo di vivere in cui la garanzia dei diritti base di cittadinanza – Salute, Istruzione e Mobilità - e le opportunità di realizzazione di sé non dipendano dai trend consumistici delle aree metropolitane ma siano inseriti in processi circolari di ri-significazione delle risorse esistenti. Questa prospettiva di lavoro è alla base del percorso di ricerca-azione condotto da una partnership tra associazioni, amministratori locali e ricercatori universitari nella Valle del Simeto, un’area interna della Sicilia Orientale, la quale ha dato vita a un piano di sviluppo locale ispirato ai principi della solidarietà sociale e dell’economia circolare denominato Patto di Fiume Simeto. Il Patto combina le tradizionali istanze del welfare pubblico giusnaturalista – offerta pubblica di servizi a garanzia di diritti universali di cittadinanza – con quelle del capability approach (Nussbaum), attraverso il tentativo di trasformare le necessità di azione di matrice ‘ambientalista’ (resilienza e trasformazione circolare dei cicli produttivi e di consumo) in una occasione di potenziamento della qualità della vita di tutte le specie viventi. Seguendo un approccio metodologico che combina la riflessione teorica a partire da un caso studio e la riflessione auto-biografica, questo paper presenta alcune delle lezioni apprese nel corso di questa esperienza di pianificazione, con un focus sulle opportunità e le difficoltà incontrate.
Per una costruzione di un welfare ecologico-circolare. Contributi di riflessione da un’area interna della Sicilia orientale
Ferrigno M.;Saija L.
2020-01-01
Abstract
Il progressivo aumento dell’impoverimento e delle disuguaglianze sociali ha avuto pesanti ricadute oltre che nelle grandi città anche – e soprattutto – nelle aree interne del Sud Italia, piccoli centri urbani distanti dalle aree metropolitane con difficoltà di accesso ai servizi essenziali, sempre più soggette a spopolamento e abbandono. Proprio per le loro caratteristiche, le aree interne pongono oggi grandi sfide in quanto non sono e non diventeranno mai metropoli; per questo, però, esse sono anche una grande opportunità. Sono il luogo da cui ripartire per ripensare un modo di vivere in cui la garanzia dei diritti base di cittadinanza – Salute, Istruzione e Mobilità - e le opportunità di realizzazione di sé non dipendano dai trend consumistici delle aree metropolitane ma siano inseriti in processi circolari di ri-significazione delle risorse esistenti. Questa prospettiva di lavoro è alla base del percorso di ricerca-azione condotto da una partnership tra associazioni, amministratori locali e ricercatori universitari nella Valle del Simeto, un’area interna della Sicilia Orientale, la quale ha dato vita a un piano di sviluppo locale ispirato ai principi della solidarietà sociale e dell’economia circolare denominato Patto di Fiume Simeto. Il Patto combina le tradizionali istanze del welfare pubblico giusnaturalista – offerta pubblica di servizi a garanzia di diritti universali di cittadinanza – con quelle del capability approach (Nussbaum), attraverso il tentativo di trasformare le necessità di azione di matrice ‘ambientalista’ (resilienza e trasformazione circolare dei cicli produttivi e di consumo) in una occasione di potenziamento della qualità della vita di tutte le specie viventi. Seguendo un approccio metodologico che combina la riflessione teorica a partire da un caso studio e la riflessione auto-biografica, questo paper presenta alcune delle lezioni apprese nel corso di questa esperienza di pianificazione, con un focus sulle opportunità e le difficoltà incontrate.File | Dimensione | Formato | |
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