Nel corso delle campagne di scavo condotte sulla Montagna di Polizzello (CL) da chi scrive, sotto la direzione congiunta di Dario Palermo e della Soprintendenza di Caltanissetta, allora diretta da Rosal ba Panvini, fu rinvenuto un frammento di vaso ornitomorfo, databile alla fine dell’VIII sec. a.C. La tipologia non godette di ampia diffusione in Sicilia prima della fine del VI secolo a.C.; di conseguenza, l’esemplare da Polizzello costituisce un importante tassello, assieme ad altri tre oggetti di diversa cronologia rinvenuti sull’i sola, per la ricostruzione dei rapporti tra il mondo indigeno siciliano e quello egeo, dove la tipologia vascolare ha origini. La caratteristica morfologia del vaso ispirata al corpo di un volatile e caratterizzata dalla presenza di un foro di scolo per l’erogazione di liquido, inoltre, ne giustifica la presenza in contesti archeologici colle gati alla sfera rituale e/o religiosa. Oggi del vaso viene data una diversa lettura cronologica, basata sullo studio della ceramica ad esso associata e dell’evidenza emersa dallo scavo dell’acropoli
L’edificio della terrazza inferiore sulla Montagna di Polizzello. Le preesistenze
Eleonora Pappalardo
2023-01-01
Abstract
Nel corso delle campagne di scavo condotte sulla Montagna di Polizzello (CL) da chi scrive, sotto la direzione congiunta di Dario Palermo e della Soprintendenza di Caltanissetta, allora diretta da Rosal ba Panvini, fu rinvenuto un frammento di vaso ornitomorfo, databile alla fine dell’VIII sec. a.C. La tipologia non godette di ampia diffusione in Sicilia prima della fine del VI secolo a.C.; di conseguenza, l’esemplare da Polizzello costituisce un importante tassello, assieme ad altri tre oggetti di diversa cronologia rinvenuti sull’i sola, per la ricostruzione dei rapporti tra il mondo indigeno siciliano e quello egeo, dove la tipologia vascolare ha origini. La caratteristica morfologia del vaso ispirata al corpo di un volatile e caratterizzata dalla presenza di un foro di scolo per l’erogazione di liquido, inoltre, ne giustifica la presenza in contesti archeologici colle gati alla sfera rituale e/o religiosa. Oggi del vaso viene data una diversa lettura cronologica, basata sullo studio della ceramica ad esso associata e dell’evidenza emersa dallo scavo dell’acropoliFile | Dimensione | Formato | |
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