«Il magistero penale [...] si fonda su quella sobria e ragionevole tutela del diritto che è protezione e non oppressione dell’individuo»: l’aborto procurato tra XIX e XX secolo, una ricerca in corso

Il contributo è incentrato su alcuni aspetti problematici connessi all’evoluzione e alla configurazione giuridica del reato di procurato aborto nel codice Zanardelli e nel codice Rocco. In passato il procurato aborto è stato considerato lesivo non soltanto del diritto di venire alla vita del nascituro ma anche di altri interessi quali l’ordine delle famiglie, la morale pubblica, l’incremento demografico dello Stato. Nel corso dei secoli, dunque, il condizionamento delle dottrine religiose, sociali, etico-filosofiche ha influito sulle scelte politiche e legislative, ed ha finito per prevalere l’orientamento per cui non fosse neppure astrattamente ipotizzabile un diritto della donna di scegliere in merito alla prosecuzione di una gravidanza non voluta, a meno che non si trattasse di ipotesi di aborto c.d. spontaneo.