La mobilità a pedali nella sua veste di modalità di trasporto sostenibile, ecologico e allo stesso tempo di attrattore turistico si può intendere come una possibile nicchia da valorizzare e promuovere tra le differenti modalità di fruizione delle città. Il cicloturismo nella sua definizione è una forma di turismo sostenibile, ovvero un modo di concepire il viaggio a scopo turistico in un’ottica diversa dal tradizionale turismo di massa e soprattutto vicino ai temi dello sviluppo locale, del rispetto delle tradizioni e della tutela dell’ambiente (Swarbrooke, 1999; Roberts, Hall, 2003). Nell’ambito del settore turistico il sito web svolge un ruolo determinante per il supporto alle strategie di destination marketing ma allo stesso tempo ha in un certo senso “facilitato” il processo di acquisizione del cliente da parte delle imprese contribuendo infatti ai processi decisionali dei “fruitori-turisti”. Per assicurare l’influenza delle informazioni “virtuali” occorre che esse abbiano un carattere non solo informativo, generatore di attrazione turistica ma formativo di un turismo che operi anche alla “coscienza” e alla “scelta” dell’utente. Il contributo investiga le scelte strategiche operate dagli amministratori istituzionali all’interno del world wide web nell’ambito della promozione del cicloturismo nelle città contemporanee. Attraverso i risultati dello studio è possibile cogliere le strategie poste alla base delle politiche di marketing territoriale degli amministratori pubblici rispetto alla composizione dell’offerta turistica ed, inoltre, ad essere un utile strumento per incrementare e sviluppare alcuni aspetti della comunicazione virtuale relativamente percepiti. L’indagine è riferita, in questa prima fase, ad alcune città italiane. Dal punto di vista metodologico è stato utilizzato, seppur con i dovuti adattamenti, l’estensione del modello originariamente proposto da Parsons, conosciuto come AGIL (Adaptation, Goal-Attainment, Integration e Latent pattern maintenance). Sono presenti casi eccellenti (es. Ferrara; Jesolo; Firenze) dove il sito è strategicamente progettato quale utile strumento per migliorare e valorizzare le caratteristiche peculiari delle destinazioni in un’ottica di cicloturismo oltre che a supportare la collaborazione tra operatori locali creando presupposti per la configurazione di network. Altri casi evidenziano siti web prevalentemente usati solo a scopo informativo, non permettendo il coinvolgimento virtuale degli utenti e tantomeno l’indicazione degli stakeholders interessati.

LE CITTÀ E IL CICLOTURISMO. MODELLI STRATEGICI VIRTUALI

PRIVITERA, DONATELLA STEFANIA
2014-01-01

Abstract

La mobilità a pedali nella sua veste di modalità di trasporto sostenibile, ecologico e allo stesso tempo di attrattore turistico si può intendere come una possibile nicchia da valorizzare e promuovere tra le differenti modalità di fruizione delle città. Il cicloturismo nella sua definizione è una forma di turismo sostenibile, ovvero un modo di concepire il viaggio a scopo turistico in un’ottica diversa dal tradizionale turismo di massa e soprattutto vicino ai temi dello sviluppo locale, del rispetto delle tradizioni e della tutela dell’ambiente (Swarbrooke, 1999; Roberts, Hall, 2003). Nell’ambito del settore turistico il sito web svolge un ruolo determinante per il supporto alle strategie di destination marketing ma allo stesso tempo ha in un certo senso “facilitato” il processo di acquisizione del cliente da parte delle imprese contribuendo infatti ai processi decisionali dei “fruitori-turisti”. Per assicurare l’influenza delle informazioni “virtuali” occorre che esse abbiano un carattere non solo informativo, generatore di attrazione turistica ma formativo di un turismo che operi anche alla “coscienza” e alla “scelta” dell’utente. Il contributo investiga le scelte strategiche operate dagli amministratori istituzionali all’interno del world wide web nell’ambito della promozione del cicloturismo nelle città contemporanee. Attraverso i risultati dello studio è possibile cogliere le strategie poste alla base delle politiche di marketing territoriale degli amministratori pubblici rispetto alla composizione dell’offerta turistica ed, inoltre, ad essere un utile strumento per incrementare e sviluppare alcuni aspetti della comunicazione virtuale relativamente percepiti. L’indagine è riferita, in questa prima fase, ad alcune città italiane. Dal punto di vista metodologico è stato utilizzato, seppur con i dovuti adattamenti, l’estensione del modello originariamente proposto da Parsons, conosciuto come AGIL (Adaptation, Goal-Attainment, Integration e Latent pattern maintenance). Sono presenti casi eccellenti (es. Ferrara; Jesolo; Firenze) dove il sito è strategicamente progettato quale utile strumento per migliorare e valorizzare le caratteristiche peculiari delle destinazioni in un’ottica di cicloturismo oltre che a supportare la collaborazione tra operatori locali creando presupposti per la configurazione di network. Altri casi evidenziano siti web prevalentemente usati solo a scopo informativo, non permettendo il coinvolgimento virtuale degli utenti e tantomeno l’indicazione degli stakeholders interessati.
2014
978-88-917-1117-5
mobilità sostenibile; siti web; strategie di comunicazione
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