Gli esseri viventi possono essere definiti Sistemi Flessibili, capaci di correlarsi alle circostanze e di riuscire a mantenersi in un dato contesto. Il termine flessibilità in biologia trova infiniti esempi: l’essere vivente come sistema flessibile, l’embrione, che porterà con il suo sviluppo ad un essere vivente, come un sistema flessibile, le singole cellule che possono essere entità viventi o parte di un organismo pluricellulare, come cellule flessibili fino ad arrivare alle molecole, costituenti delle cellule, come entità flessibili. Recentemente è stato dimostrato che la flessibilità comportamentale, dipende in modo critico dalla proteina enzimatica chinasi PERK, coinvolta nella sintesi proteica. Altre recenti ricerche hanno definito le cellule tumorali di glioblastoma, la più comune e letale forma di tumore cerebrale, come cellule dotate di inaspettata flessibilità. Esse infatti sarebbero capaci di trasformarsi in cellule dei vasi sanguigni al fine di assicurare il continuo apporto di nutrienti e di ossigeno al tessuto tumorale.

Flessibilità e Biologia-Organismi viventi come esseri flessibili

SORRENTI, Valeria
2014-01-01

Abstract

Gli esseri viventi possono essere definiti Sistemi Flessibili, capaci di correlarsi alle circostanze e di riuscire a mantenersi in un dato contesto. Il termine flessibilità in biologia trova infiniti esempi: l’essere vivente come sistema flessibile, l’embrione, che porterà con il suo sviluppo ad un essere vivente, come un sistema flessibile, le singole cellule che possono essere entità viventi o parte di un organismo pluricellulare, come cellule flessibili fino ad arrivare alle molecole, costituenti delle cellule, come entità flessibili. Recentemente è stato dimostrato che la flessibilità comportamentale, dipende in modo critico dalla proteina enzimatica chinasi PERK, coinvolta nella sintesi proteica. Altre recenti ricerche hanno definito le cellule tumorali di glioblastoma, la più comune e letale forma di tumore cerebrale, come cellule dotate di inaspettata flessibilità. Esse infatti sarebbero capaci di trasformarsi in cellule dei vasi sanguigni al fine di assicurare il continuo apporto di nutrienti e di ossigeno al tessuto tumorale.
2014
978-88-6760-115-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/56298
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