Il contributo illustra le procedure e le scelte adottate in fase di programmazione degli interventi di riuso edilizio, attraverso la disamina di progetti preliminari, redatti in ottemperanza alle leggi vigenti in materia di Lavori Pubblici. Tale indagine ha l’obiettivo di esaminare le modalità di applicazione delle prescrizioni normative alla pratica professionale, nel caso degli interventi sul patrimonio costruito. I casi studio sono stati selezionati nell’ambito della stessa categoria di destinazione d’uso – edifici dedicati all’istruzione superiore – allo scopo di assumere quale riferimento il medesimo insieme di requisiti di progetto. Le esperienze proposte, tuttavia, sono frutto di progetti redatti da strutture di progettazione differenti: enti pubblici (il riuso dell’ex Ospedale degli Incurabili a Venezia, ad opera della Soprintendenza ai Beni Artistici ed Architettonici di Venezia), liberi professionisti (il riuso dell’edificio delle Tornerie di Torino, redatto dallo Studio Gregotti), uffici tecnici dell’università committente, con l’ausilio di consulenti esterni con competenze specialistiche (per il riuso del complesso di S. Antonio di Padova a Port’Alba di Napoli). La lettura critica della documentazione di progetto è stata realizzata elaborando schede tematiche relative agli edifici e ai progetti, definendo un quadro informativo generale su ciascun caso studio. Per evidenziare le differenze tra l’iter di elaborazione del progetto preliminare definito dalla legge Merloni e quello realmente adottato nella pratica professionale, sono stati elaborati schemi che illustrano l’andamento dei flussi di informazioni nelle fasi di avvio della progettazione e il rapporto tra informazioni rilevate e scelte di intervento. Gli esiti dello studio condotto mostrano che, nella prassi, la documentazione di progetto e quella relativa alle indagini conoscitive risulta profondamente differenziata, sia per tipo di elaborati prodotti, che per livello di approfondimento dei loro contenuti, al variare della committenza e dei progettisti. Al contrario, in tutti i casi esaminati è stata elaborata un’unica soluzione di progetto, in difformità rispetto a quanto previsto dalle procedure definite dalla normativa in materia di Lavori Pubblici. La presenza di più soluzioni di intervento avrebbe consentito di verificare il grado di compatibilità delle proposte di progetto alternative con il manufatto edilizio, influendo positivamente sulla qualità degli interventi.

Compatibilità al riuso in fase di programmazione: Casi studio – Schede A

DE MEDICI, STEFANIA
2004-01-01

Abstract

Il contributo illustra le procedure e le scelte adottate in fase di programmazione degli interventi di riuso edilizio, attraverso la disamina di progetti preliminari, redatti in ottemperanza alle leggi vigenti in materia di Lavori Pubblici. Tale indagine ha l’obiettivo di esaminare le modalità di applicazione delle prescrizioni normative alla pratica professionale, nel caso degli interventi sul patrimonio costruito. I casi studio sono stati selezionati nell’ambito della stessa categoria di destinazione d’uso – edifici dedicati all’istruzione superiore – allo scopo di assumere quale riferimento il medesimo insieme di requisiti di progetto. Le esperienze proposte, tuttavia, sono frutto di progetti redatti da strutture di progettazione differenti: enti pubblici (il riuso dell’ex Ospedale degli Incurabili a Venezia, ad opera della Soprintendenza ai Beni Artistici ed Architettonici di Venezia), liberi professionisti (il riuso dell’edificio delle Tornerie di Torino, redatto dallo Studio Gregotti), uffici tecnici dell’università committente, con l’ausilio di consulenti esterni con competenze specialistiche (per il riuso del complesso di S. Antonio di Padova a Port’Alba di Napoli). La lettura critica della documentazione di progetto è stata realizzata elaborando schede tematiche relative agli edifici e ai progetti, definendo un quadro informativo generale su ciascun caso studio. Per evidenziare le differenze tra l’iter di elaborazione del progetto preliminare definito dalla legge Merloni e quello realmente adottato nella pratica professionale, sono stati elaborati schemi che illustrano l’andamento dei flussi di informazioni nelle fasi di avvio della progettazione e il rapporto tra informazioni rilevate e scelte di intervento. Gli esiti dello studio condotto mostrano che, nella prassi, la documentazione di progetto e quella relativa alle indagini conoscitive risulta profondamente differenziata, sia per tipo di elaborati prodotti, che per livello di approfondimento dei loro contenuti, al variare della committenza e dei progettisti. Al contrario, in tutti i casi esaminati è stata elaborata un’unica soluzione di progetto, in difformità rispetto a quanto previsto dalle procedure definite dalla normativa in materia di Lavori Pubblici. La presenza di più soluzioni di intervento avrebbe consentito di verificare il grado di compatibilità delle proposte di progetto alternative con il manufatto edilizio, influendo positivamente sulla qualità degli interventi.
2004
88-7750-884-1
riuso edilizio; valutazione di compatibilità; indagini conoscitive; progetto preliminare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/57043
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