La relazione intende descrivere alcune tra le maggiori cerimonie della monarchia spagnola nel Regno di Sicilia – le entrate dei viceré –, in uno specifico arco di tempo: i primi anni Trenta del Seicento, periodo di profondi cambiamenti della Monarchia spagnola sul piano istituzionale, politico, europeo. È, infatti, in tale contesto che saranno inserite le vicende narrate dalle fonti documentarie – memoriali e cronache – e dalla storiografia per cogliere, attraverso esse, il più generale intreccio di legami e di intermediazioni tra istituzioni, gruppi sociali e centri di potere altri. Ed ancora, per comprendere le tensioni e le fragilità che non solo esistevano, ma erano immanenti in tali occasioni; quegli imbarazzanti disguidi che solo superficialmente possono essere assunti come involontari incidenti ma che, in realtà, rivelavano una trama politica assai più complessa; comprensibile solo se decifrata in relazione ai gruppi di potere e alla contrapposizione tra opposte reti clientelari. Un quadro composito oltreché animato dagli altri soggetti politici del tempo con i loro cerimoniali – la Chiesa, l’Inquisizione, i visitatori, le città – che manterremo sullo sfondo non come presenza immobile, ma come ‘figuranti’ pronti ad entrare sulla scena della politica barocca
Cerimonie, fasti e imbarazzanti disguidi nella Sicilia di metà Seicento
L. Scalisi
2023-01-01
Abstract
La relazione intende descrivere alcune tra le maggiori cerimonie della monarchia spagnola nel Regno di Sicilia – le entrate dei viceré –, in uno specifico arco di tempo: i primi anni Trenta del Seicento, periodo di profondi cambiamenti della Monarchia spagnola sul piano istituzionale, politico, europeo. È, infatti, in tale contesto che saranno inserite le vicende narrate dalle fonti documentarie – memoriali e cronache – e dalla storiografia per cogliere, attraverso esse, il più generale intreccio di legami e di intermediazioni tra istituzioni, gruppi sociali e centri di potere altri. Ed ancora, per comprendere le tensioni e le fragilità che non solo esistevano, ma erano immanenti in tali occasioni; quegli imbarazzanti disguidi che solo superficialmente possono essere assunti come involontari incidenti ma che, in realtà, rivelavano una trama politica assai più complessa; comprensibile solo se decifrata in relazione ai gruppi di potere e alla contrapposizione tra opposte reti clientelari. Un quadro composito oltreché animato dagli altri soggetti politici del tempo con i loro cerimoniali – la Chiesa, l’Inquisizione, i visitatori, le città – che manterremo sullo sfondo non come presenza immobile, ma come ‘figuranti’ pronti ad entrare sulla scena della politica baroccaFile | Dimensione | Formato | |
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