Negli ultimi mesi l’Italia è stata teatro di numerose proteste. Dal Nord al Sud le manifestazioni hanno interessato molte città e visto protagoniste alcune categorie sociali ed economiche. Tali proteste si sono rivelate attraverso specifiche caratteristiche, legate alla tipologia di operatori coinvolti ma soprattutto alla tipologia di divieto, presentandosi attraverso forme di azione collettiva che vanno dalla disobbedienza civile (es. #IOAPRO) alla protesta episodica, o ancora alla protesta sociale legata all’educazione e alla socializzazione della gioventù (es. contro la DaD). La crisi pandemica ha prodotto così una serie di contestazioni collettive che hanno assunto tratti specifici, mostrandosi agli studiosi dell’azione collettiva come terreno fertile per un’analisi esplorativa utile alla soluzione dei problemi e delle conseguenze della crisi pandemica e post-pandemica. L’obiettivo è ricondurre tale costellazione di eventi a una categorizzazione utile a comporre un quadro dettagliato delle proteste e dunque a costruire un quadro descrittivo, e interpretativo, per una prima focalizzazione dei problemi. La ricerca riporta un’analisi degli articoli giornalistici relativi alle suddette proteste al fine di coglierne gli aspetti principali che aiuteranno a focalizzarsi e a rilevare il quadro problematico degli effetti a breve e a lungo termine relativi ai contenuti e ai protagonisti delle proteste. Tale analisi è stata condotta attraverso la strategia delle 5W+1H (Singer 2008; Hamborg, Breitinger & Gipp 2019) ritenuta adatta al raggiungimento dello scopo. Obiettivo collaterale sarà offrire un confronto con le definizioni classiche di protesta e di movimento sociale al fine di cogliere, anche teoricamente, gli aspetti cruciali degli eventi collettivi oggetto di analisi.
Forme di dissenso ai tempi della pandemia. Una prima analisi delle proteste in Italia attraverso il modello 5W+1H
GIORGIA MAVICA;DAVIDE NICOLOSI;ALESSANDRA SCIERI
2022-01-01
Abstract
Negli ultimi mesi l’Italia è stata teatro di numerose proteste. Dal Nord al Sud le manifestazioni hanno interessato molte città e visto protagoniste alcune categorie sociali ed economiche. Tali proteste si sono rivelate attraverso specifiche caratteristiche, legate alla tipologia di operatori coinvolti ma soprattutto alla tipologia di divieto, presentandosi attraverso forme di azione collettiva che vanno dalla disobbedienza civile (es. #IOAPRO) alla protesta episodica, o ancora alla protesta sociale legata all’educazione e alla socializzazione della gioventù (es. contro la DaD). La crisi pandemica ha prodotto così una serie di contestazioni collettive che hanno assunto tratti specifici, mostrandosi agli studiosi dell’azione collettiva come terreno fertile per un’analisi esplorativa utile alla soluzione dei problemi e delle conseguenze della crisi pandemica e post-pandemica. L’obiettivo è ricondurre tale costellazione di eventi a una categorizzazione utile a comporre un quadro dettagliato delle proteste e dunque a costruire un quadro descrittivo, e interpretativo, per una prima focalizzazione dei problemi. La ricerca riporta un’analisi degli articoli giornalistici relativi alle suddette proteste al fine di coglierne gli aspetti principali che aiuteranno a focalizzarsi e a rilevare il quadro problematico degli effetti a breve e a lungo termine relativi ai contenuti e ai protagonisti delle proteste. Tale analisi è stata condotta attraverso la strategia delle 5W+1H (Singer 2008; Hamborg, Breitinger & Gipp 2019) ritenuta adatta al raggiungimento dello scopo. Obiettivo collaterale sarà offrire un confronto con le definizioni classiche di protesta e di movimento sociale al fine di cogliere, anche teoricamente, gli aspetti cruciali degli eventi collettivi oggetto di analisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.