Il contributo illustra l’intervento di riuso del Castello di Baia (NA), adibito a nuova sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. La disamina del progetto è stata condotta evidenziando le relazioni tra le indagini svolte e le scelte di intervento, con l’obiettivo di chiarire il rapporto informazioni/decisioni nel progetto. L’azione di recupero ha tentato di ripristinare l’originaria articolazione dei volumi, limitando il frazionamento di unità ambientali alla sola realizzazione dei servizi igienici indispensabili per l’uso del museo. I pochi elementi realizzati ex novo sono chiaramente identificabili e non modificano la struttura, nel tentativo di consentire la reversibilità dell’intervento. L’ analisi dei costi d’intervento ha evidenziato la scelta dell’ente gestore di privilegiare la realizzazione degli impianti necessari al funzionamento dell’intero complesso edilizio, consentendo l’immediato utilizzo di singoli gruppi di sale espositive con il procedere delle azioni di recupero, secondo un’esecuzione per lotti. Inoltre, dal confronto dei preventivi di spesa con la documentazione dei costi di consuntivo, è emersa la presenza di consistenti varianti rispetto alle scelte di progetto iniziali. Tali varianti sono, per la maggior parte, dovute ad imprevisti occorsi in fase di esecuzione, attribuibili alle carenze riscontrate nelle indagini preliminari.
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei
DE MEDICI, STEFANIA
2004-01-01
Abstract
Il contributo illustra l’intervento di riuso del Castello di Baia (NA), adibito a nuova sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. La disamina del progetto è stata condotta evidenziando le relazioni tra le indagini svolte e le scelte di intervento, con l’obiettivo di chiarire il rapporto informazioni/decisioni nel progetto. L’azione di recupero ha tentato di ripristinare l’originaria articolazione dei volumi, limitando il frazionamento di unità ambientali alla sola realizzazione dei servizi igienici indispensabili per l’uso del museo. I pochi elementi realizzati ex novo sono chiaramente identificabili e non modificano la struttura, nel tentativo di consentire la reversibilità dell’intervento. L’ analisi dei costi d’intervento ha evidenziato la scelta dell’ente gestore di privilegiare la realizzazione degli impianti necessari al funzionamento dell’intero complesso edilizio, consentendo l’immediato utilizzo di singoli gruppi di sale espositive con il procedere delle azioni di recupero, secondo un’esecuzione per lotti. Inoltre, dal confronto dei preventivi di spesa con la documentazione dei costi di consuntivo, è emersa la presenza di consistenti varianti rispetto alle scelte di progetto iniziali. Tali varianti sono, per la maggior parte, dovute ad imprevisti occorsi in fase di esecuzione, attribuibili alle carenze riscontrate nelle indagini preliminari.File | Dimensione | Formato | |
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