L'articolo analizza le implicazioni antropologiche dell’ANT nell'etnografia dell'umanitario. Conosciuta anche come "teoria della traslazione", l'ANT nasce nel settore degli studi scientifici e tecnologici a partire dai lavori di Michel Callon e Bruno Latour. Secondo l’ANT, un risultato scientifico o un manufatto tecnologico (in questo caso una delibera emanata dal Governo srilankese a seguito dello Tzunami, riguardante i criteri di ri-edificazione nella zona costiera affetta dal maremoto) sono oggetti complessi: “scatole nere” di cui è dato conoscere solo gli input e gli output, che una volta consolidati però (passati cioè dal lato della “scienza pronta per l’uso”) possono essere messi in discussione in numerosi modi. Al processo di trasformazione di un fatto scientifico o di un prodotto tecnologico in una “scatola nera” concorrono in ugual modo attori umani e non umani, ed è proprio questo che verrà esemplificato attraverso le vicissitudini della delibera sulla Buffer Zone nello Sri Lanka post-Tzunami: appropriazioni, interpretazioni, misunderstandings che attivano un intricato processo di traslazione; resistenze, agiramenti, distorzioni operate dalle comunità locali e transnazionali impegnate nella ricostruzione.
Oggetti multipli, oggetti attraversati. Implicazioni antropologiche dell’Actor-Network Theory nell’etnografia dell’umanitario
BENADUSI, Mara
2010-01-01
Abstract
L'articolo analizza le implicazioni antropologiche dell’ANT nell'etnografia dell'umanitario. Conosciuta anche come "teoria della traslazione", l'ANT nasce nel settore degli studi scientifici e tecnologici a partire dai lavori di Michel Callon e Bruno Latour. Secondo l’ANT, un risultato scientifico o un manufatto tecnologico (in questo caso una delibera emanata dal Governo srilankese a seguito dello Tzunami, riguardante i criteri di ri-edificazione nella zona costiera affetta dal maremoto) sono oggetti complessi: “scatole nere” di cui è dato conoscere solo gli input e gli output, che una volta consolidati però (passati cioè dal lato della “scienza pronta per l’uso”) possono essere messi in discussione in numerosi modi. Al processo di trasformazione di un fatto scientifico o di un prodotto tecnologico in una “scatola nera” concorrono in ugual modo attori umani e non umani, ed è proprio questo che verrà esemplificato attraverso le vicissitudini della delibera sulla Buffer Zone nello Sri Lanka post-Tzunami: appropriazioni, interpretazioni, misunderstandings che attivano un intricato processo di traslazione; resistenze, agiramenti, distorzioni operate dalle comunità locali e transnazionali impegnate nella ricostruzione.File | Dimensione | Formato | |
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