La crescente consapevolezza del legame esistente tra alimentazione e salute ha determinato negli individui la ricerca di sicurezza e di qualità negli alimenti guardando al proprio benessere futuro ed a quello della collettività. In questo contesto, la diffusione del consumo di prodotti biologici assume un rilievo particolare per l’apporto che questo metodo di produzione riesce ad assicurare in termini di tutela dell’ambiente oltre che di qualità e sicurezza alimentare .L ’agricoltura biologica rappresenta un’ importante alternativa all’impostazione convenzionale dell’attività agricola ed è presente in 164 nazioni. Le superfici agricole condotte con il metodo biologico, soprattutto in determinate aree geografiche, sono andate ampliandosi a tassi sostenuti e nel 2012 il valore del mercato dei prodotti alimentari biologici raggiunge la sua dimensione più ampia negli Stati Uniti a cui seguono Germania e Francia. In Europa l’agricoltura biologica presenta un elevato ritmo di crescita anche per effetto degli incentivi previsti dalle politiche agricole e per lo sviluppo rurale dell’U E. Le aziende agricole biologiche europee tendono ad essere più grandi di quelle condotte con il metodo convenzionale e i conduttori sono generalmente più giovani dei loro omologhi che operano nell’agricoltura tradizionale. In Italia, l’incremento delle superficie agricole coltivate biologicamente ha riperso slancio e il settore biologico nazionale può vantare diversi punti di forza, come la qualità delle produzioni e il legame con il territorio. La produzione nazionale trova collocazione principalmente sui mercati internazionali mentre i livelli di consumo interni rimangono non elevati. Le prospettive dell’export dei prodotti italiani biologici possono definirsi positive, nonostante l’economia mondiale attraversi una fase di decelerazione, considerando sia l’andamento della domanda estera che il fatto che, complessivamente, i paesi europei sono importatori netti della maggior parte dei prodotti biologici richiesti dai propri consumatori senza fare distinzione tra prodotti per i quali non esiste una produzione locale ( come ad esempio la frutta tropicale) e prodotti che possono essere coltivati anche in Europa come cereali e prodotti ortofrutticoli.
Le dimensioni del mercato internazionale e nazionale dei prodotti biologici
PARISI, Palma
2015-01-01
Abstract
La crescente consapevolezza del legame esistente tra alimentazione e salute ha determinato negli individui la ricerca di sicurezza e di qualità negli alimenti guardando al proprio benessere futuro ed a quello della collettività. In questo contesto, la diffusione del consumo di prodotti biologici assume un rilievo particolare per l’apporto che questo metodo di produzione riesce ad assicurare in termini di tutela dell’ambiente oltre che di qualità e sicurezza alimentare .L ’agricoltura biologica rappresenta un’ importante alternativa all’impostazione convenzionale dell’attività agricola ed è presente in 164 nazioni. Le superfici agricole condotte con il metodo biologico, soprattutto in determinate aree geografiche, sono andate ampliandosi a tassi sostenuti e nel 2012 il valore del mercato dei prodotti alimentari biologici raggiunge la sua dimensione più ampia negli Stati Uniti a cui seguono Germania e Francia. In Europa l’agricoltura biologica presenta un elevato ritmo di crescita anche per effetto degli incentivi previsti dalle politiche agricole e per lo sviluppo rurale dell’U E. Le aziende agricole biologiche europee tendono ad essere più grandi di quelle condotte con il metodo convenzionale e i conduttori sono generalmente più giovani dei loro omologhi che operano nell’agricoltura tradizionale. In Italia, l’incremento delle superficie agricole coltivate biologicamente ha riperso slancio e il settore biologico nazionale può vantare diversi punti di forza, come la qualità delle produzioni e il legame con il territorio. La produzione nazionale trova collocazione principalmente sui mercati internazionali mentre i livelli di consumo interni rimangono non elevati. Le prospettive dell’export dei prodotti italiani biologici possono definirsi positive, nonostante l’economia mondiale attraversi una fase di decelerazione, considerando sia l’andamento della domanda estera che il fatto che, complessivamente, i paesi europei sono importatori netti della maggior parte dei prodotti biologici richiesti dai propri consumatori senza fare distinzione tra prodotti per i quali non esiste una produzione locale ( come ad esempio la frutta tropicale) e prodotti che possono essere coltivati anche in Europa come cereali e prodotti ortofrutticoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.