Il saggio traccia un profilo dell’idea e dei modelli dello sviluppo umano integrale emergenti dal flusso della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, a partire da Giovanni XXIII per giungere al pontificato di Francesco. Il principio costantemente affermato da tale magistero, che trova un momento di particolare rilievo nell’enciclica Populorum progressio di Paolo VI (1967), è che lo sviluppo non può ridursi a una mera crescita quantitativa, ma deve essere posto al servizio della persona umana per il soddisfacimento tanto dei bisogni materiali come delle esigenze riguardanti la vita intellettuale, morale, spirituale e religiosa. Benedetto XVI ha sottolineato con decisione che la forza propulsiva dell’amore (caritas) non può essere disgiunta dal rispetto della verità trasmessa dalla “legge morale naturale”: ogni forma di sviluppo dovrebbe fondarsi sul rispetto integrale della persona umana, dotata di uno statuto antropologico indisponibile perché derivante dalla creazione divina. Da queste premesse scaturisce anche un’idea di laicità che, nel riconoscere la giusta autonomia delle realtà temporali, rivendica alla Chiesa cattolica il diritto di pronunciare giudizi morali sull’ordine sociale e su qualsivoglia realtà umana.

Diritto, religione, sviluppo integrale: la prospettiva della dottrina sociale della chiesa cattolica

Condorelli O
2023-01-01

Abstract

Il saggio traccia un profilo dell’idea e dei modelli dello sviluppo umano integrale emergenti dal flusso della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, a partire da Giovanni XXIII per giungere al pontificato di Francesco. Il principio costantemente affermato da tale magistero, che trova un momento di particolare rilievo nell’enciclica Populorum progressio di Paolo VI (1967), è che lo sviluppo non può ridursi a una mera crescita quantitativa, ma deve essere posto al servizio della persona umana per il soddisfacimento tanto dei bisogni materiali come delle esigenze riguardanti la vita intellettuale, morale, spirituale e religiosa. Benedetto XVI ha sottolineato con decisione che la forza propulsiva dell’amore (caritas) non può essere disgiunta dal rispetto della verità trasmessa dalla “legge morale naturale”: ogni forma di sviluppo dovrebbe fondarsi sul rispetto integrale della persona umana, dotata di uno statuto antropologico indisponibile perché derivante dalla creazione divina. Da queste premesse scaturisce anche un’idea di laicità che, nel riconoscere la giusta autonomia delle realtà temporali, rivendica alla Chiesa cattolica il diritto di pronunciare giudizi morali sull’ordine sociale e su qualsivoglia realtà umana.
2023
978-88-351-5938-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/583739
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