«Non si dovrebbe dare mai un noi per scontato quando si tratta di guardare il dolore deli altri», afferma Susan Sontag nel capitolo iniziale del suo saggio Regarding the pain of others (2003). In dialogo con le riflessioni sulla guerra espresse da Virginia Woolf in Three Guineas (1938), Sontag torna a interrogarsi sull’ambiguo potere delle immagini fotografiche e sulla loro capacità di creare una posizione morale. A partire da tali premesse ci si propone di indagare le interferenze fra retoriche fototestuali ed etica dello sguardo, mettendo a fuoco implicazioni morali e di genere che si esplicitano nel complesso statuto autoriale dei racconti e dei romanzi accompagnati da fotografie. Attraverso opportuni esempi iconotestuali si vuol esplorare criticamente quello spazio di tensione che si apre fra il posizionamento della voce narrante e quello dello sguardo fotografico, nella moltiplicazione dei punti di vista e nella focalizzazione multiprospettica che ne deriva.
The illusions of consensus. L’etica degli sguardi nei fototesti
Rizzarelli, M.
2023-01-01
Abstract
«Non si dovrebbe dare mai un noi per scontato quando si tratta di guardare il dolore deli altri», afferma Susan Sontag nel capitolo iniziale del suo saggio Regarding the pain of others (2003). In dialogo con le riflessioni sulla guerra espresse da Virginia Woolf in Three Guineas (1938), Sontag torna a interrogarsi sull’ambiguo potere delle immagini fotografiche e sulla loro capacità di creare una posizione morale. A partire da tali premesse ci si propone di indagare le interferenze fra retoriche fototestuali ed etica dello sguardo, mettendo a fuoco implicazioni morali e di genere che si esplicitano nel complesso statuto autoriale dei racconti e dei romanzi accompagnati da fotografie. Attraverso opportuni esempi iconotestuali si vuol esplorare criticamente quello spazio di tensione che si apre fra il posizionamento della voce narrante e quello dello sguardo fotografico, nella moltiplicazione dei punti di vista e nella focalizzazione multiprospettica che ne deriva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.