INNOVAZIONI IN CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DEI LAPAROCELI -------------------------------------------------------------------------------- I laparoceli, rappresentano una complicanza che si verifica nel 25% delle incisioni laparotomiche e pertanto sono uno dei più comuni problemi con cui si confrontano i chirurghi generali. Nell'ultimo decennio la diffusione della laparoscopia nella riparazione dei laparoceli, se guidata dalle corrette indicazioni, si è dimostrata essere molto efficace. Oltretutto il sempre costante sviluppo di nuove protesi e di nuovi device di fissazione ha permesso di allargarne l'impiego e ha permesso anche di prevenire alcune delle complicanze più comuni di questa chirurgia. L'accurata selezione dei pazienti, la adeguata scelta della mesh e la tecnica operatoria sono alla base del buon esito dell'intervento. Dal 2004 ad oggi presso l'U.O. di Chirurgia Generale ex urgenza, dell'AO Cannizzaro di Catania, sono state eseguite 55 laparoplastiche laparoscopiche, l'età media dei pazienti è stata di 51 anni (range 21-75 anni), il sesso 33 femmine 22 maschi, i laparoceli mediani sono stati 37, i laterali 8. I difetti sono stati misurati in tutti i pazienti con TC preoperatoria o nei casi più semplici con ecografia, e poi rimisurati intraoperatoriamente . Secondo queste misurazioni sono stati trattati 10 laparoceli inferiori a 5 cm, 24 laparoceli di dimensioni comprese tra 5 e 10 cm, 16 di dimensioni comprese tra 10 e 15 e 5 laparoceli superiori ai 15 cm. Sono state posizionate 40 Parietex, 10 Dual Mesh, 4 Proceed, 1 Permacol. L'utilizzo delle moderne protesi biologiche ha permesso di estendere l'utilizzo della tecnica laparoscopica anche nei laparoceli complicati in urgenza. Le protesi sono state sospese con suture transfasciali che poi, a posizionamento ultimato, sono state rimosse; in 51 pazienti sono state usate spiralette in titanio come mezzo di fissaggio e in 4 pazienti spiralette riassorbibili al fine di ridurre l'incidenza di dolore post operatorio; nei pazienti con grosse protesi al fine di ridurre l'incidenza dei sieromi e di ridurre il numero di spiralette impiegate è stata utilizzata la colla di fibrina con buoni risultati anche dal punto di vista estetico. Le procedure associate sono state: 2 addominoplastiche, 1 colecistectomia e 2 ernie inguinali. La degenza media è stata di 3 giorni, non si sono effettuate conversioni laparotomiche , le complicanze registrate sono state 5 sieromi e 3 pazienti hanno manifestato dolore nel post operatorio. La mortalità è stata di un paziente e si è registrata una sola recidiva. In conclusione, nella nostra esperienza la laparoscopia si è rivelata una tecnica sicura ed efficace per il trattamento dei laparoceli nei casi opportunamente selezionati.
L' APPROCCIO LAPAROSCOPICO NEL LAPAROCELE
LATTERI S;LA GRECA, Gaetano;RUSSELLO, Domenico
2011-01-01
Abstract
INNOVAZIONI IN CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DEI LAPAROCELI -------------------------------------------------------------------------------- I laparoceli, rappresentano una complicanza che si verifica nel 25% delle incisioni laparotomiche e pertanto sono uno dei più comuni problemi con cui si confrontano i chirurghi generali. Nell'ultimo decennio la diffusione della laparoscopia nella riparazione dei laparoceli, se guidata dalle corrette indicazioni, si è dimostrata essere molto efficace. Oltretutto il sempre costante sviluppo di nuove protesi e di nuovi device di fissazione ha permesso di allargarne l'impiego e ha permesso anche di prevenire alcune delle complicanze più comuni di questa chirurgia. L'accurata selezione dei pazienti, la adeguata scelta della mesh e la tecnica operatoria sono alla base del buon esito dell'intervento. Dal 2004 ad oggi presso l'U.O. di Chirurgia Generale ex urgenza, dell'AO Cannizzaro di Catania, sono state eseguite 55 laparoplastiche laparoscopiche, l'età media dei pazienti è stata di 51 anni (range 21-75 anni), il sesso 33 femmine 22 maschi, i laparoceli mediani sono stati 37, i laterali 8. I difetti sono stati misurati in tutti i pazienti con TC preoperatoria o nei casi più semplici con ecografia, e poi rimisurati intraoperatoriamente . Secondo queste misurazioni sono stati trattati 10 laparoceli inferiori a 5 cm, 24 laparoceli di dimensioni comprese tra 5 e 10 cm, 16 di dimensioni comprese tra 10 e 15 e 5 laparoceli superiori ai 15 cm. Sono state posizionate 40 Parietex, 10 Dual Mesh, 4 Proceed, 1 Permacol. L'utilizzo delle moderne protesi biologiche ha permesso di estendere l'utilizzo della tecnica laparoscopica anche nei laparoceli complicati in urgenza. Le protesi sono state sospese con suture transfasciali che poi, a posizionamento ultimato, sono state rimosse; in 51 pazienti sono state usate spiralette in titanio come mezzo di fissaggio e in 4 pazienti spiralette riassorbibili al fine di ridurre l'incidenza di dolore post operatorio; nei pazienti con grosse protesi al fine di ridurre l'incidenza dei sieromi e di ridurre il numero di spiralette impiegate è stata utilizzata la colla di fibrina con buoni risultati anche dal punto di vista estetico. Le procedure associate sono state: 2 addominoplastiche, 1 colecistectomia e 2 ernie inguinali. La degenza media è stata di 3 giorni, non si sono effettuate conversioni laparotomiche , le complicanze registrate sono state 5 sieromi e 3 pazienti hanno manifestato dolore nel post operatorio. La mortalità è stata di un paziente e si è registrata una sola recidiva. In conclusione, nella nostra esperienza la laparoscopia si è rivelata una tecnica sicura ed efficace per il trattamento dei laparoceli nei casi opportunamente selezionati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.