The research looks over Italian community emigrated in Belgian country in 1946. Year when, Italy and Belgium signed an agreement: the exchange of manpower for coal. At first, Italian people lived in isolated areas because the Coal Society didn t want to integrate them in the country s reality. During the fifties, the families labours went to Belgium, to join their breadwinner. In the 1956, Marcinelle s catastrophe changes the life of Italians emigrants, because the society discovered the importance of immigration s phenomenon. Now the Italian community improves his role in Belgium society but the way to the total integration is still difficult. The research wants to discover the difference between history and the feeling of Italian immigrants about the events. The study investigates the steps of migration s process and the most important events; thank to that information, I could investigate a collective identity and a common memory of Italians in Belgium. For my research I have chosen the oral history method. I have interviewed about forty Italian miners, their sons and their wives. Thanks to these interviews, I could reconstruct the emotions and the memories of the immigrants group. The results of research show a difference between the history and his perception. This difference creates temporal discrepancies. The Italian migrants built his collective history with their experience and with the memories of some important events as: The Catastrophe of Marcinelle, the generation conflict at the end of sixties and the Italian victory of World Football Cup in 1982.

La ricerca indaga la storia delle comunità italiane emigrate in Belgio a seguito degli accordi bilaterali firmati dall Italia e Belgio nel 1946, accordi che prevedevano lo scambio di manodopera non qualificata per l'estrazione mineraria con materie prime, in particolare carbone. Le comunità italiane emigrate hanno vissuto una prima fase d'isolamento, complicata dal disinteresse della società belga che spesso sfociava in atteggiamenti razzisti. L'isolamento nelle zone minerarie era voluto dalle società carbonifere, per non attirare l'attenzione della società e dei sindacati sulle pessime condizioni di lavoro e di vita dei migranti. A partire dai primi anni cinquanta, il ricongiungimento familiare ha permesso alcuni miglioramenti nella vita dei migranti e ha stabilizzato il fenomeno migratorio. La catastrofe di Marcinelle, nel 1956, attira l'attenzione pubblica sulla realtà mineraria. Sebbene le condizioni lavorative restino invariate, la catastrofe permette l'inizio di un percorso di solidarietà e integrazione tra la società ospite e gli immigrati. La crisi del settore carbonifero causa rivolte sindacali e sposta buona parte dell emigrazione nei centri urbani, le miniere sono destinate a essere chiuse tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta. Gli italiani immigrati in Belgio hanno raggiunto l'uguaglianza formale ma soffrono di alcuni gap causati dalle difficoltà sociali tipiche delle comunità migranti. La ricerca si occupa di individuare la differenza narrativa tra la storia dell evento e come questo sia stato percepito dalle comunità migranti, cercando di ricostruire le tappe del percorso migratorio, i momenti sui quali si è basata la costruzione di un identità collettiva e una memoria comune che hanno permesso ai migranti di percepirsi come un unico gruppo compatto. La ricerca è condotta con la metodologia della storia orale. In particolare sono stati intervistati circa quaranta emigrati, tra ex-minatori, figli, mogli ed emigrati di seconda generazione. Le interviste aperte hanno permesso di ricostruire le emozioni e i ricordi sia individuali che collettivi. Dalla ricerca si evince che esiste una differenza narrativa tra l'evento e la sua percezione nella comunità, che origina delle discrasie temporali. Gli emigrati costruiscono una narrazione formale e collettiva della loro esperienza che vede come momenti salienti la catastrofe di Marcinelle, il conflitto generazionale e la vittoria ai mondiali del 1982.

Io il Belgio lo bacio due volte. Memorie di migratori emigrati (1946-1984) / Milazzo, Chiara. - (2013 Dec 09).

Io il Belgio lo bacio due volte. Memorie di migratori emigrati (1946-1984).

MILAZZO, CHIARA
2013-12-09

Abstract

The research looks over Italian community emigrated in Belgian country in 1946. Year when, Italy and Belgium signed an agreement: the exchange of manpower for coal. At first, Italian people lived in isolated areas because the Coal Society didn t want to integrate them in the country s reality. During the fifties, the families labours went to Belgium, to join their breadwinner. In the 1956, Marcinelle s catastrophe changes the life of Italians emigrants, because the society discovered the importance of immigration s phenomenon. Now the Italian community improves his role in Belgium society but the way to the total integration is still difficult. The research wants to discover the difference between history and the feeling of Italian immigrants about the events. The study investigates the steps of migration s process and the most important events; thank to that information, I could investigate a collective identity and a common memory of Italians in Belgium. For my research I have chosen the oral history method. I have interviewed about forty Italian miners, their sons and their wives. Thanks to these interviews, I could reconstruct the emotions and the memories of the immigrants group. The results of research show a difference between the history and his perception. This difference creates temporal discrepancies. The Italian migrants built his collective history with their experience and with the memories of some important events as: The Catastrophe of Marcinelle, the generation conflict at the end of sixties and the Italian victory of World Football Cup in 1982.
9-dic-2013
La ricerca indaga la storia delle comunità italiane emigrate in Belgio a seguito degli accordi bilaterali firmati dall Italia e Belgio nel 1946, accordi che prevedevano lo scambio di manodopera non qualificata per l'estrazione mineraria con materie prime, in particolare carbone. Le comunità italiane emigrate hanno vissuto una prima fase d'isolamento, complicata dal disinteresse della società belga che spesso sfociava in atteggiamenti razzisti. L'isolamento nelle zone minerarie era voluto dalle società carbonifere, per non attirare l'attenzione della società e dei sindacati sulle pessime condizioni di lavoro e di vita dei migranti. A partire dai primi anni cinquanta, il ricongiungimento familiare ha permesso alcuni miglioramenti nella vita dei migranti e ha stabilizzato il fenomeno migratorio. La catastrofe di Marcinelle, nel 1956, attira l'attenzione pubblica sulla realtà mineraria. Sebbene le condizioni lavorative restino invariate, la catastrofe permette l'inizio di un percorso di solidarietà e integrazione tra la società ospite e gli immigrati. La crisi del settore carbonifero causa rivolte sindacali e sposta buona parte dell emigrazione nei centri urbani, le miniere sono destinate a essere chiuse tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta. Gli italiani immigrati in Belgio hanno raggiunto l'uguaglianza formale ma soffrono di alcuni gap causati dalle difficoltà sociali tipiche delle comunità migranti. La ricerca si occupa di individuare la differenza narrativa tra la storia dell evento e come questo sia stato percepito dalle comunità migranti, cercando di ricostruire le tappe del percorso migratorio, i momenti sui quali si è basata la costruzione di un identità collettiva e una memoria comune che hanno permesso ai migranti di percepirsi come un unico gruppo compatto. La ricerca è condotta con la metodologia della storia orale. In particolare sono stati intervistati circa quaranta emigrati, tra ex-minatori, figli, mogli ed emigrati di seconda generazione. Le interviste aperte hanno permesso di ricostruire le emozioni e i ricordi sia individuali che collettivi. Dalla ricerca si evince che esiste una differenza narrativa tra l'evento e la sua percezione nella comunità, che origina delle discrasie temporali. Gli emigrati costruiscono una narrazione formale e collettiva della loro esperienza che vede come momenti salienti la catastrofe di Marcinelle, il conflitto generazionale e la vittoria ai mondiali del 1982.
Migrants, Belgium, coal, Marcinelle, labour,memories, oral, history, emigrazione, Belgio, Memorie, minatori, carbone
Io il Belgio lo bacio due volte. Memorie di migratori emigrati (1946-1984) / Milazzo, Chiara. - (2013 Dec 09).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/588012
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