Le visioni medievali dell'aldilà evitano di conferire una precisa ubicazione ai regni escatologici, preservando in questo modo la loro differenza rispetto al cosmo. La "Commedia" dantesca, invece, mostra nitidamente la linea di confine tra zona dei morti e zona dei vivi; restituisce così non solo l'intera estensione dell'una, ma il suo rapportarsi con l'intera estensione dell'altra, rendendo possibile situare ogni punto dell'oltremondo rispetto a ogni punto del mondo. Si può giustificare la costruzione dantesca richiamando la fisica di Aristotele, che negava il concetto di vuoto ed escludeva lacune nel continuum dello spazio. La "Commedia" rappresenta l'assunzione di tale paradigma e il tentativo di raccordarlo con l'escatologia cristiana, in modo ben più stringente di quanto non fosse avvenuto presso i teologi della Scolastica.

Territori d'oltremondo

CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2013-01-01

Abstract

Le visioni medievali dell'aldilà evitano di conferire una precisa ubicazione ai regni escatologici, preservando in questo modo la loro differenza rispetto al cosmo. La "Commedia" dantesca, invece, mostra nitidamente la linea di confine tra zona dei morti e zona dei vivi; restituisce così non solo l'intera estensione dell'una, ma il suo rapportarsi con l'intera estensione dell'altra, rendendo possibile situare ogni punto dell'oltremondo rispetto a ogni punto del mondo. Si può giustificare la costruzione dantesca richiamando la fisica di Aristotele, che negava il concetto di vuoto ed escludeva lacune nel continuum dello spazio. La "Commedia" rappresenta l'assunzione di tale paradigma e il tentativo di raccordarlo con l'escatologia cristiana, in modo ben più stringente di quanto non fosse avvenuto presso i teologi della Scolastica.
2013
9788868090487
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