Il fideiussore del professionista come consumatore (commento a Cass. n. 34515/2021).

Lo status del fideiussore non dipende più dal “riflesso” della qualità di professionista del sog- getto da lui garantito. Al contrario, occorre ricorrere al c.d. criterio funzionale, una regola di giudizio che impone di verificare se il fideiussore abbia agito o meno per scopi estranei all’atti- vità imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta dal debi- tore garantito, rifuggendo da qualsiasi automatismo valutativo. Il giudice dovrà farsi guidare da un’attenta analisi delle circostanze concrete che suggeriscano o smentiscano la sussistenza di un collegamento funzionale tra la prestazione della garanzia fideiussoria e lo svolgimen- to dell’attività imprenditoriale o professionale da parte del soggetto garantito. La qualità di socio e/o amministratore ricoperta dal fideiussore nella società del professionista-debitore, l’eventuale rapporto di parentela o coniugio tra questi due, nonché ogni altro elemento utile a individuare la causa concreta del negozio di garanzia, dovranno essere esaminati in sede di giudizio al fine di assicurare un corretto inquadramento soggettivo della fattispecie.