Il presente lavoro si propone di offrire al lettore un'analisi completa delle questioni relative al fondo patrimoniale, istituto che, pur non avendo trovato ampia applicazione pratica, presenta numerosi aspetti problematici, a livello interpretativo, di particolare interesse e spesso tuttora controversi. Oggetto di discussione è innanzitutto la natura stessa del fondo: se esso possa considerarsi o meno una convenzione matrimoniale, non avendo natura "programmatica". L'Autore propone una serie di argomentazioni che lo inducono ad optare per la soluzione positiva, dalla quale scaturiscono implicazioni di non secondaria importanza (applicazione dell'intera disciplina riservata dalla legge alle convenzioni suddette, ivi compresa quella della pubblicità) Una parte rilevante della trattazione è riservata all'atto costitutivo (con particolare riguardo al caso in cui esso sia opera di un terzo) e alla composizione del patrimonio, nonché alla ricostruzione della nozione di bisogni al soddisfacimento dei quali i beni vengono destinati, e di famiglia che ne trae giovamento. Il discorso prosegue attraverso una disamina delle implicazioni che detto vincolo comporta ed ancora affrontando le problematiche relative all'amministrazione del fondo ed, in particolare, agli atti dispositivi dei beni ed all'obbligo di reimpiego in nuovi acquisti del corrispettivo ricavato, ove non sussistano esigenze familiari da soddisfare immediatamente. L'ultima parte del lavoro è dedicata all'esame delle cause di estinzione del fondo, con particoare riguardo all'ammissibilità dello scioglimento convenzionale ed alla complessa problematica derivante dalla previsione normativa secondo la quale il fondo può comunque rimanere ancora in vita ove vi siano figli minorenni.

Il fondo patrimoniale

AULETTA, Tommaso Amedeo
2007-01-01

Abstract

Il presente lavoro si propone di offrire al lettore un'analisi completa delle questioni relative al fondo patrimoniale, istituto che, pur non avendo trovato ampia applicazione pratica, presenta numerosi aspetti problematici, a livello interpretativo, di particolare interesse e spesso tuttora controversi. Oggetto di discussione è innanzitutto la natura stessa del fondo: se esso possa considerarsi o meno una convenzione matrimoniale, non avendo natura "programmatica". L'Autore propone una serie di argomentazioni che lo inducono ad optare per la soluzione positiva, dalla quale scaturiscono implicazioni di non secondaria importanza (applicazione dell'intera disciplina riservata dalla legge alle convenzioni suddette, ivi compresa quella della pubblicità) Una parte rilevante della trattazione è riservata all'atto costitutivo (con particolare riguardo al caso in cui esso sia opera di un terzo) e alla composizione del patrimonio, nonché alla ricostruzione della nozione di bisogni al soddisfacimento dei quali i beni vengono destinati, e di famiglia che ne trae giovamento. Il discorso prosegue attraverso una disamina delle implicazioni che detto vincolo comporta ed ancora affrontando le problematiche relative all'amministrazione del fondo ed, in particolare, agli atti dispositivi dei beni ed all'obbligo di reimpiego in nuovi acquisti del corrispettivo ricavato, ove non sussistano esigenze familiari da soddisfare immediatamente. L'ultima parte del lavoro è dedicata all'esame delle cause di estinzione del fondo, con particoare riguardo all'ammissibilità dello scioglimento convenzionale ed alla complessa problematica derivante dalla previsione normativa secondo la quale il fondo può comunque rimanere ancora in vita ove vi siano figli minorenni.
2007
9788859801665
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/59633
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