Da lettori sensibili al profetismo bassomedievale e, in particolare, al gioachimismo, il Veltro dantesco è stato interpretato come il papa angelico di cui parla Gioacchino da Fiore, o come lo Spirito in quanto ipostasi dominante nella terza età, o ancora come il "canis" che, secondo il gioachimita "Liber figurarum", scorta nel corso della terza età i fedeli laici. Per quanto sollecitanti, queste interpretazioni non riescono tuttavia plausibili. Il Veltro non coincide con nessun personaggio o simbolo dell'abate da Fiore.

Un episodio del dantismo novecentesco: l'interpretazione "gioachimita" del veltro

CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2009-01-01

Abstract

Da lettori sensibili al profetismo bassomedievale e, in particolare, al gioachimismo, il Veltro dantesco è stato interpretato come il papa angelico di cui parla Gioacchino da Fiore, o come lo Spirito in quanto ipostasi dominante nella terza età, o ancora come il "canis" che, secondo il gioachimita "Liber figurarum", scorta nel corso della terza età i fedeli laici. Per quanto sollecitanti, queste interpretazioni non riescono tuttavia plausibili. Il Veltro non coincide con nessun personaggio o simbolo dell'abate da Fiore.
2009
978-88-8212-707-7
Dante; Veltro; Gioachimismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/59711
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