Il rapporto tra Andrea Cappellano e gli averroisti può essere rettamente definito solo se si tiene conto che l'autore del "De amore" non è affatto intimo della filosofia di Aristotele e del peripatetismo arabo. Andrea, inoltre, non ha alla sua portata nemmeno il ripensamento di Aristotele effettuato dai filosofi e teologi latini, con l'acquisto di una distinzione fra ordine naturale e soprannaturale e la riflessione sul modo di intendere il nesso fra i termini in questo modo distinti. Si capisce bene, allora, che il "De amore" nutra un dualismo senza tematizzarlo ed elaborarlo.

Andrea Cappellano e la doppia verità

CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2009-01-01

Abstract

Il rapporto tra Andrea Cappellano e gli averroisti può essere rettamente definito solo se si tiene conto che l'autore del "De amore" non è affatto intimo della filosofia di Aristotele e del peripatetismo arabo. Andrea, inoltre, non ha alla sua portata nemmeno il ripensamento di Aristotele effettuato dai filosofi e teologi latini, con l'acquisto di una distinzione fra ordine naturale e soprannaturale e la riflessione sul modo di intendere il nesso fra i termini in questo modo distinti. Si capisce bene, allora, che il "De amore" nutra un dualismo senza tematizzarlo ed elaborarlo.
2009
9788877963972
Cappellano; Amore; Averroismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/59716
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