Nel presente saggio si mostra come il nostro ordinamento giuridico abbia registrato nell’ultimo decennio un mutamento d’approccio nel tentativo di regolamentare i comportamenti aziendali. Invero, l’approccio sanzionatorio – à la Beccaria – basato sulla punizione dei delitti che, a titolo esemplificativo, potrebbero identificarsi oggi nelle sanzioni e responsabilità di cui al Modello 231 del D. Lgs. 231/2001, sembra di recente essere stato superato, o quanto meno integrato, da un approccio premiale – à la Dragonetti – fondato sulla premialità alle virtù aziendali che, a titolo altrettanto esemplificativo, potrebbero identificarsi oggi nei benefìci connessi al possesso del rating di legalità di cui al D. Lgs. 1/2012.
Punire i vizi o premiare le virtù aziendali?
Fabio La Rosa
2023-01-01
Abstract
Nel presente saggio si mostra come il nostro ordinamento giuridico abbia registrato nell’ultimo decennio un mutamento d’approccio nel tentativo di regolamentare i comportamenti aziendali. Invero, l’approccio sanzionatorio – à la Beccaria – basato sulla punizione dei delitti che, a titolo esemplificativo, potrebbero identificarsi oggi nelle sanzioni e responsabilità di cui al Modello 231 del D. Lgs. 231/2001, sembra di recente essere stato superato, o quanto meno integrato, da un approccio premiale – à la Dragonetti – fondato sulla premialità alle virtù aziendali che, a titolo altrettanto esemplificativo, potrebbero identificarsi oggi nei benefìci connessi al possesso del rating di legalità di cui al D. Lgs. 1/2012.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.