L’interesse di Giorgio Caproni verso le scienze è documentato sin dalle prime interviste circa le influenze culturali sulla propria opera, in cui l’autore pone fra i modelli più antichi, accanto a Schopenhauer e Kierkegaard, lo stesso Darwin. L’analisi qui condotta si basa sullo studio della biblioteca dell’autore, attraverso la quale è possibile confrontarsi con i testi appartenutigli e con le note e i segni di lettura ivi lasciati. In particolare, presso l’abitazione privata degli eredi Caproni è conservata una parte assai rilevante, ma ancora poco sondata, della biblioteca caproniana. Proprio qui si trovano, ad esempio, testi di natura scientifica e filosofica, quali quelli di Abbagnano, Agamben e Monod, ai quali l’autore fa più volte riferimento durante le interviste della maturità. L’intervento intende indagare lungo quei testi scientifici appartenuti a Caproni e di certo rilievo per la fase più metafisica della sua opera, a partire da Il muro della terra. Molte, infatti, risultano essere le sottolineature e le postille ai testi, che si aggiungono ad alcune carte sparse ritrovate presso l’Archivio Bonsanti. L’analisi, dunque, intende mostrare alcune fonti di pensiero alla base dell’ultima opera caproniana, in cui diviene fondante il discorso stesso sull’uomo e sui suoi rapporti con l’Altro, in un ineludibile intreccio fra caso e necessità che corrobora l’illusione antropocentrica che Caproni indaga nelle sue opere.

Fra caso e necessità. Giorgio Caproni e le scienze

Giuseppe Zappala
2022-01-01

Abstract

L’interesse di Giorgio Caproni verso le scienze è documentato sin dalle prime interviste circa le influenze culturali sulla propria opera, in cui l’autore pone fra i modelli più antichi, accanto a Schopenhauer e Kierkegaard, lo stesso Darwin. L’analisi qui condotta si basa sullo studio della biblioteca dell’autore, attraverso la quale è possibile confrontarsi con i testi appartenutigli e con le note e i segni di lettura ivi lasciati. In particolare, presso l’abitazione privata degli eredi Caproni è conservata una parte assai rilevante, ma ancora poco sondata, della biblioteca caproniana. Proprio qui si trovano, ad esempio, testi di natura scientifica e filosofica, quali quelli di Abbagnano, Agamben e Monod, ai quali l’autore fa più volte riferimento durante le interviste della maturità. L’intervento intende indagare lungo quei testi scientifici appartenuti a Caproni e di certo rilievo per la fase più metafisica della sua opera, a partire da Il muro della terra. Molte, infatti, risultano essere le sottolineature e le postille ai testi, che si aggiungono ad alcune carte sparse ritrovate presso l’Archivio Bonsanti. L’analisi, dunque, intende mostrare alcune fonti di pensiero alla base dell’ultima opera caproniana, in cui diviene fondante il discorso stesso sull’uomo e sui suoi rapporti con l’Altro, in un ineludibile intreccio fra caso e necessità che corrobora l’illusione antropocentrica che Caproni indaga nelle sue opere.
2022
978-88-6938-290-1
Giorgio Caproni, Poesia italiana contemporanea, influenze filosofiche, cultura scientifica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/599330
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