L’introduzione del secondo periodo al comma 2-bis nell’art. 275 c.p.p. - con il divieto di applicazione della custodia cautelare in carcere quando il giudice prevede che all’esito del giudizio la pena detentiva irrogata non sarà superiore a tre anni - ha comportato un ulteriore oggetto di valutazione per il giudice della cautela. Lo specifico ruolo di quest’ultimo impone comunque di effettuare un bilanciamento tra le esigenze cautelari e la prospettiva della pena irrogata all’esito del giudizio che, inevitabilmente, conduce alla prevalenza di una delle due componenti valutative. Non estranea al tema d’indagine è la fase procedimentale nella quale il giudice delle cautele è chiamato a operare, incidendo ciò sul materiale alla base della decisione. Nella sentenza in commento assumono rilievo entrambe le questioni qui prospettate, che vanno analizzate anche alla luce della giurisprudenza consolidatasi successivamente alla riforma del 2014-15.
Il bilanciamento tra le esigenze cautelari e la previsione della pena in concreto irrogata: peso specifico delle valutazioni nella scelta delle misure cautelari
Rapisarda Lorenzo
2024-01-01
Abstract
L’introduzione del secondo periodo al comma 2-bis nell’art. 275 c.p.p. - con il divieto di applicazione della custodia cautelare in carcere quando il giudice prevede che all’esito del giudizio la pena detentiva irrogata non sarà superiore a tre anni - ha comportato un ulteriore oggetto di valutazione per il giudice della cautela. Lo specifico ruolo di quest’ultimo impone comunque di effettuare un bilanciamento tra le esigenze cautelari e la prospettiva della pena irrogata all’esito del giudizio che, inevitabilmente, conduce alla prevalenza di una delle due componenti valutative. Non estranea al tema d’indagine è la fase procedimentale nella quale il giudice delle cautele è chiamato a operare, incidendo ciò sul materiale alla base della decisione. Nella sentenza in commento assumono rilievo entrambe le questioni qui prospettate, che vanno analizzate anche alla luce della giurisprudenza consolidatasi successivamente alla riforma del 2014-15.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.