L’Introduzione di Michele Amari alla Storia americana di Carlo Botta: esercizi di federalismo?

Le cinquantasette pagine dell’antefatto alla Storia della guerra dell’indipendenza americana di Carlo Botta - edita da Le Monnier nel 1856 - racchiudono parte del pensiero di Michele Amari maturato alla metà del decennio Cinquanta-Sessanta. Uscito a pezzi dall’esperienza quarantottesca in Sicilia, nauseato da quanto vedeva intorno a lui a Parigi, infaticabile interlocutore di letterati e patrioti che non si rassegnavano a soluzioni politiche dal sapore antico, l’autore guarda a quanto era accaduto tra le colonie d’America quasi un secolo prima con gli occhi di chi vive anni destinati a produrre un’uguale svolta epocale. Lo sguardo è limpido, la mente lucida di chi scrive di storia passata per comprendere meglio le vicende presenti. La metamorfosi di Botta, passato dall’ideale federalista a quello unitario-repubblicano, rimanda a quanto accadde anni dopo nell’animo di Michele Amari, il cui pensiero indipendentista siciliano delle origini si tramuta – alla luce dei tempi e dei fatti – in un progetto federativo che poi sfocerà in un più conveniente disegno unitario dall’indirizzo monarchico-moderato.