Con il provvedimento in epigrafe la Corte di Cassazione ha dichiarato l’inesistenza del- la sentenza con la quale il Tribunale di Roma, ai sensi dell’art. 10 della legge fallimentare, aveva aperto il fallimento di un consorzio estinto in seguito alla fusione per incorporazione con un altro consorzio. La Suprema Corte, in adesione ad un recente orientamento espresso dalle Sezioni Unite sul tema degli effetti della fusione, ravvisa la carenza di legittimazione ad agire dell’ente incorporato, i cui rapporti anche processuali continuano in capo all’incorporante, e, accertando il vizio dell’iniziale atto di citazione notificato ad un soggetto estinto, pronuncia l’inesistenza della sentenza dichiarativa di fallimento, intervenuta oltre il termine di un anno di cui all’art. 10 della L. Fall. Con il presente contributo, muovendo dalla motivazione della Suprema Corte sugli effetti sostanziali e processuali della fusione, si intende indagare il tema della fallibilità della società incorporata anche alla luce della nuova disciplina del codice della crisi, analizzando criticamente la compatibilità di tale soluzione con il sistema delle operazioni straordinarie e la concreta praticabilità in sede concorsuale a tutela del ceto creditorio.
Brevi riflessioni sull’inesistenza della sentenza di fallimento di una società incorporata: tra estinzione dell’ente, cancellazione dal registro e cessazione dell’attività d’impresa
Giuseppe Galluccio
2023-01-01
Abstract
Con il provvedimento in epigrafe la Corte di Cassazione ha dichiarato l’inesistenza del- la sentenza con la quale il Tribunale di Roma, ai sensi dell’art. 10 della legge fallimentare, aveva aperto il fallimento di un consorzio estinto in seguito alla fusione per incorporazione con un altro consorzio. La Suprema Corte, in adesione ad un recente orientamento espresso dalle Sezioni Unite sul tema degli effetti della fusione, ravvisa la carenza di legittimazione ad agire dell’ente incorporato, i cui rapporti anche processuali continuano in capo all’incorporante, e, accertando il vizio dell’iniziale atto di citazione notificato ad un soggetto estinto, pronuncia l’inesistenza della sentenza dichiarativa di fallimento, intervenuta oltre il termine di un anno di cui all’art. 10 della L. Fall. Con il presente contributo, muovendo dalla motivazione della Suprema Corte sugli effetti sostanziali e processuali della fusione, si intende indagare il tema della fallibilità della società incorporata anche alla luce della nuova disciplina del codice della crisi, analizzando criticamente la compatibilità di tale soluzione con il sistema delle operazioni straordinarie e la concreta praticabilità in sede concorsuale a tutela del ceto creditorio.File | Dimensione | Formato | |
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