Di D. 46.1.16.3-4 (e D. 44.7.10), che nella sua redazione attuale attesterebbe l’esistenza di una dicotomia di naturales obligationes – da una parte, le obbligazioni fornite di azione (‘si actio aliqua eorum nomine competit’) riconosciute iure gentium, dall’altra i debiti incoercibili aventi come unico effetto l’irripetibilità del solutum (‘cum soluta pecunia repeti non potest’) –, viene proposta, grazie anche ad un opportuno confronto con altre testimonianze, una nuova lettura che permette di ricostruire nei giusti termini l’originaria definizione classica di obbligazioni naturali, così come tracciata dal giurista Giuliano. E ciò di contro alla consolidata interpretazione suggerita per il suddetto passo giulianeo (e ulpianeo) dal Gradenwitz, tralaticiamente accolta con favore dalla dottrina, ancorché con alcune varianti.
D. 46.1.16.3-4 (e D. 44.7.10): ancora una riflessione
LONGO, Rosaria
2007-01-01
Abstract
Di D. 46.1.16.3-4 (e D. 44.7.10), che nella sua redazione attuale attesterebbe l’esistenza di una dicotomia di naturales obligationes – da una parte, le obbligazioni fornite di azione (‘si actio aliqua eorum nomine competit’) riconosciute iure gentium, dall’altra i debiti incoercibili aventi come unico effetto l’irripetibilità del solutum (‘cum soluta pecunia repeti non potest’) –, viene proposta, grazie anche ad un opportuno confronto con altre testimonianze, una nuova lettura che permette di ricostruire nei giusti termini l’originaria definizione classica di obbligazioni naturali, così come tracciata dal giurista Giuliano. E ciò di contro alla consolidata interpretazione suggerita per il suddetto passo giulianeo (e ulpianeo) dal Gradenwitz, tralaticiamente accolta con favore dalla dottrina, ancorché con alcune varianti.File | Dimensione | Formato | |
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