Così come gli attori umani, anche gli artefatti cognitivi sono esposti a processi di traslazione che trasformano anche sensibilmente non solo le finalità che ne hanno stimolato la creazione, ma le loro stesse regole di applicazione. Il concetto di comunità, quello di pratica, la loro fortunata aggregazione nell’approccio CdP, le retoriche della partecipazione sottese agli esperimenti di coltivazione che ne conseguono, così come il discorso sulla società civile, sullo sviluppo, sui saperi nativi, il concetto di emergenza (nel trinomio in cui si articola: emergenza-urgenza-ingerenza), l’uso strategico dei diritti umani… come operano concretamente questi repertori di idee quando vengono incorporati nelle pratiche sociali? A quali network danno vita? Quali strategie di arruolamento o di manipolazione mettono in moto? Quali attori ne fanno più uso, e che tipo di professionalità concorrono a legittimarne l’attualizzazione? Quali dinamiche di apprendimento e circolazione del sapere sollecitano e con quali effetti? Sia dove la loro traduzione avviene in forma relativamente spontanea sia dove è, invece, stimolata ricorrendo a specifiche strategie di ingegneria socio-materiale?
Antropomorfismi. Premessa
BENADUSI, Mara
2010-01-01
Abstract
Così come gli attori umani, anche gli artefatti cognitivi sono esposti a processi di traslazione che trasformano anche sensibilmente non solo le finalità che ne hanno stimolato la creazione, ma le loro stesse regole di applicazione. Il concetto di comunità, quello di pratica, la loro fortunata aggregazione nell’approccio CdP, le retoriche della partecipazione sottese agli esperimenti di coltivazione che ne conseguono, così come il discorso sulla società civile, sullo sviluppo, sui saperi nativi, il concetto di emergenza (nel trinomio in cui si articola: emergenza-urgenza-ingerenza), l’uso strategico dei diritti umani… come operano concretamente questi repertori di idee quando vengono incorporati nelle pratiche sociali? A quali network danno vita? Quali strategie di arruolamento o di manipolazione mettono in moto? Quali attori ne fanno più uso, e che tipo di professionalità concorrono a legittimarne l’attualizzazione? Quali dinamiche di apprendimento e circolazione del sapere sollecitano e con quali effetti? Sia dove la loro traduzione avviene in forma relativamente spontanea sia dove è, invece, stimolata ricorrendo a specifiche strategie di ingegneria socio-materiale?File | Dimensione | Formato | |
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