Il saggio delinea la fisionomia dei viaggiatori nel Mediterraneo: dai naturalisti agli scienziati si-no agli artisti in cerca di inspirazione. Un universo variegato da cui scaturirono immagini e stereotipi caratterizzati da uno sguardo tendenzioso. Il contributo propone una storia del turismo culturale ricostruita grazie all’analisi incrociata della letteratura odeporica con fonti inedite quali epistolari privati e una ricca documenta-zione archivistica di vario genere custodita in antichi monasteri, ancora tutte da studiare. La ricerca consente di raccontare le vicende di un Mediterraneo interpretato non solo alla luce di una visione emotiva e sentimentale, ma anche nelle sue ricadute sulle pratiche politiche e le grandi trasformazioni sociali. Un mare nostrum non soltanto immaginato e simbolico ma colto anche nella sua realtà complessa e contraddittoria. Terra “aperta”, la Sicilia, agli influssi culturali europei nella nazionalizzazione delle masse e nella loro istruzione che avrebbe in-cluso anche le donne, determinando l’ingresso prepotente della figura femminile nell’universo politico e simbolico delle rivoluzioni ottocentesche, soprattutto quella del 1830.
Viaggiatori nel Mediterraneo: processi identitari tra Sette e Ottocento
Giovanna CanciulloPrimo
2024-01-01
Abstract
Il saggio delinea la fisionomia dei viaggiatori nel Mediterraneo: dai naturalisti agli scienziati si-no agli artisti in cerca di inspirazione. Un universo variegato da cui scaturirono immagini e stereotipi caratterizzati da uno sguardo tendenzioso. Il contributo propone una storia del turismo culturale ricostruita grazie all’analisi incrociata della letteratura odeporica con fonti inedite quali epistolari privati e una ricca documenta-zione archivistica di vario genere custodita in antichi monasteri, ancora tutte da studiare. La ricerca consente di raccontare le vicende di un Mediterraneo interpretato non solo alla luce di una visione emotiva e sentimentale, ma anche nelle sue ricadute sulle pratiche politiche e le grandi trasformazioni sociali. Un mare nostrum non soltanto immaginato e simbolico ma colto anche nella sua realtà complessa e contraddittoria. Terra “aperta”, la Sicilia, agli influssi culturali europei nella nazionalizzazione delle masse e nella loro istruzione che avrebbe in-cluso anche le donne, determinando l’ingresso prepotente della figura femminile nell’universo politico e simbolico delle rivoluzioni ottocentesche, soprattutto quella del 1830.File | Dimensione | Formato | |
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