Il contributo analizza la rappresentazione di Gerusalemme come città del tempio nella Parafrasi del vangelo di San Giovanni di Nonno di Panopoli. Il poeta egiziano descrive la polis Gerusalemme attingendo largamente a una topica consolidatasi attraverso processi di trasposizione e adattamento. La città divina, Gerusalemme, presenta caratteristiche d’ascendenza veterotestamentaria e apocalittica; attraverso i suoi simboli urbani è rappresentata come città escatologica. Le altre poleis menzionate nella parafrasi del dettato evangelico sono luoghi della testimonianza, in particolare i villaggi della Galilea popolati da discepoli devoti e fedeli. Mentre uno sguardo attento è rivolto alla rappresentazione dei politai: da una parte stanno gli ambigui concittadini del Cristo, dall’altra i suoi discepoli, come lui cittadini paradossali perché cittadini del cielo e per questo estranei al mondo.
Gerusalemme «città del tempio» nella Parafrasi di Nonno di Panopoli
ROTONDO, ARIANNA
2017-01-01
Abstract
Il contributo analizza la rappresentazione di Gerusalemme come città del tempio nella Parafrasi del vangelo di San Giovanni di Nonno di Panopoli. Il poeta egiziano descrive la polis Gerusalemme attingendo largamente a una topica consolidatasi attraverso processi di trasposizione e adattamento. La città divina, Gerusalemme, presenta caratteristiche d’ascendenza veterotestamentaria e apocalittica; attraverso i suoi simboli urbani è rappresentata come città escatologica. Le altre poleis menzionate nella parafrasi del dettato evangelico sono luoghi della testimonianza, in particolare i villaggi della Galilea popolati da discepoli devoti e fedeli. Mentre uno sguardo attento è rivolto alla rappresentazione dei politai: da una parte stanno gli ambigui concittadini del Cristo, dall’altra i suoi discepoli, come lui cittadini paradossali perché cittadini del cielo e per questo estranei al mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.