La condizione di insularità impone l’adozione di scelte politiche di contrasto che vanno commisurate all’entità degli svantaggi che devono essere mitigati o rimossi, ma anche ai possibili vantaggi che ne potrebbero derivare. L’insularità, intesa come discontinuità territoriale, determina, infatti, delle ulteriori criticità di natura economica, trasportistica, ambienta- le, sociale e demografica che determinano un oggettivo svantaggio rispet- to ai territori continentali come rilevato nella vasta letteratura di riferimen- to. In particolare, la Sicilia sconta gravi divari rispetto al resto d’Italia come testimoniato dai principali dati socio-economici i quali restituiscono una fotografia allarmante legati alla presenza di squilibri occupazionali, elevata quota di popolazione a rischio povertà, maggiori costi per i trasporti, arre- tratezza e sperequazione infrastrutturale, diffusa marginalità e ridotta internazionalizzazione. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di fornire una stima dei possibili impatti su tali divari causati dalla condizione di insularità della Sicilia, in termini di ridotta ricchezza prodotta dal territorio. La complessità dell’obi- ettivo di stima ha indotto ad utilizzare due diversi approcci metodologici: un approccio econometrico basato sull’analisi tramite modello regressivo dei principali elementi che determinano lo sviluppo di un territorio insulare individuati nei fattori “dimensione”, “distanza” e “vulnerabilità”, e un approccio controfattuale basato sul modello multisettoriale della Regione Siciliana (MMS) volto a determinare i maggiori costi dei trasporti che pena- lizzano la regione e il loro impatto sugli operatori economici e sui vari settori di attività. Entrambi gli approcci utilizzati convergono su un costo annuo dell’insulari- tà per la Sicilia di circa 6 miliardi di euro l’anno, a cui corrisponde una sorta di tassa occulta per ogni siciliano pari a circa 1.200 euro. In particolare, il modello econometrico stima una perdita di PIL pari a 6,23 miliardi di euro mentre il modello controfattuale (MMS) registra una stima pari a 6,08 miliardi di euro. La stima dei costi dell’insularità permette, infine, di fornire una chiara misura degli svantaggi sofferti dalla Sicilia a causa di questa specifi- ca condizione geografica, stima che dovrebbe condurre non tanto ad una semplice rivendicazione economica, quanto piuttosto (accanto ad essa) alla definizione di una specifica finalizzazione delle risorse rivendicate per garantire la rimozione delle cause di tale svantaggio. Tra le possibili soluzio- ni dobbiamo annoverare il miglioramento delle infrastrutture di collega- mento insieme alla creazione di un sistema di collegamento stabile dello Stretto di Messina che annullerebbe la distanza geografica tra la Sicilia e il continente promuovendo quei processi di crescita e sviluppo che porterebbero all’agognata riduzione del divario socio-economico dell’Isola.
Stima dei costi dell’insularità per la Sicilia
P. M. BusettaMembro del Collaboration Group
;M. CasertaMembro del Collaboration Group
;F. M. CernigliaMembro del Collaboration Group
;G. B. DagninoMembro del Collaboration Group
;M. Limosani;F. Mazzola;Marco RomanoMembro del Collaboration Group
;C. SchillaciMembro del Collaboration Group
;B. TorrisiMembro del Collaboration Group
2021-01-01
Abstract
La condizione di insularità impone l’adozione di scelte politiche di contrasto che vanno commisurate all’entità degli svantaggi che devono essere mitigati o rimossi, ma anche ai possibili vantaggi che ne potrebbero derivare. L’insularità, intesa come discontinuità territoriale, determina, infatti, delle ulteriori criticità di natura economica, trasportistica, ambienta- le, sociale e demografica che determinano un oggettivo svantaggio rispet- to ai territori continentali come rilevato nella vasta letteratura di riferimen- to. In particolare, la Sicilia sconta gravi divari rispetto al resto d’Italia come testimoniato dai principali dati socio-economici i quali restituiscono una fotografia allarmante legati alla presenza di squilibri occupazionali, elevata quota di popolazione a rischio povertà, maggiori costi per i trasporti, arre- tratezza e sperequazione infrastrutturale, diffusa marginalità e ridotta internazionalizzazione. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di fornire una stima dei possibili impatti su tali divari causati dalla condizione di insularità della Sicilia, in termini di ridotta ricchezza prodotta dal territorio. La complessità dell’obi- ettivo di stima ha indotto ad utilizzare due diversi approcci metodologici: un approccio econometrico basato sull’analisi tramite modello regressivo dei principali elementi che determinano lo sviluppo di un territorio insulare individuati nei fattori “dimensione”, “distanza” e “vulnerabilità”, e un approccio controfattuale basato sul modello multisettoriale della Regione Siciliana (MMS) volto a determinare i maggiori costi dei trasporti che pena- lizzano la regione e il loro impatto sugli operatori economici e sui vari settori di attività. Entrambi gli approcci utilizzati convergono su un costo annuo dell’insulari- tà per la Sicilia di circa 6 miliardi di euro l’anno, a cui corrisponde una sorta di tassa occulta per ogni siciliano pari a circa 1.200 euro. In particolare, il modello econometrico stima una perdita di PIL pari a 6,23 miliardi di euro mentre il modello controfattuale (MMS) registra una stima pari a 6,08 miliardi di euro. La stima dei costi dell’insularità permette, infine, di fornire una chiara misura degli svantaggi sofferti dalla Sicilia a causa di questa specifi- ca condizione geografica, stima che dovrebbe condurre non tanto ad una semplice rivendicazione economica, quanto piuttosto (accanto ad essa) alla definizione di una specifica finalizzazione delle risorse rivendicate per garantire la rimozione delle cause di tale svantaggio. Tra le possibili soluzio- ni dobbiamo annoverare il miglioramento delle infrastrutture di collega- mento insieme alla creazione di un sistema di collegamento stabile dello Stretto di Messina che annullerebbe la distanza geografica tra la Sicilia e il continente promuovendo quei processi di crescita e sviluppo che porterebbero all’agognata riduzione del divario socio-economico dell’Isola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.