Quantunque la minore età non rappresenti, in ambito penale, un fattore atto ad incidere sulla capacità del minorenne a divenire soggetto processuale, tuttavia, proprio l’età dell’imputato ed il suo grado di maturità psico-fisica hanno indotto il legislatore a modulare il rito minorile sulla scorta di un’opzione teleologica contrassegnata da una precisa esigenza di “individualizzazione” e a prevedere il coinvolgimento di soggetti diversi dall’imputato e dal difensore, nel corso della vicenda processuale, aventi il compito di “filtrare” l’impatto del minore con il processo

Art. 7: Notifiche all’esercente la responsabilità genitoriale

VANIA PATANE'
2024-01-01

Abstract

Quantunque la minore età non rappresenti, in ambito penale, un fattore atto ad incidere sulla capacità del minorenne a divenire soggetto processuale, tuttavia, proprio l’età dell’imputato ed il suo grado di maturità psico-fisica hanno indotto il legislatore a modulare il rito minorile sulla scorta di un’opzione teleologica contrassegnata da una precisa esigenza di “individualizzazione” e a prevedere il coinvolgimento di soggetti diversi dall’imputato e dal difensore, nel corso della vicenda processuale, aventi il compito di “filtrare” l’impatto del minore con il processo
2024
9788828858010
ruolo, esercente responsabilità genitoriale, processo penale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/619372
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