Homo minor mundus (Solin. 1, 93): “anatomia” di un trattato geografico fra pseudoscienza e paradossografia

The notion of the “symmetry” of the human body expressed by Solinus (1, 93) through the qualitative analogy between homo and mundus, microcosm and macrocosm, constitutes the fulcrum of the entire “medical” section of the Collectanea (1, 54-127), wrongly considered now as a digression, now as a treatise on anthropology. In reality, this section of the work offers the interpretative key to Solinus’ entire project, which revolves around three cornerstones, namely first and foremost the human body as minor mundus, then pseudoscience as the intersection between encyclopaedic knowledge and naturalistic bizarreness and finally, last but not least, the paradoxographic dimension, understood as the erudite approach of an author who, far from dealing with “high” historiography, focuses, more modestly, on locorum commemoratio and limits himself to tracing corporum formas.

La nozione di “simmetria” del corpo umano espressa da Solino (1, 93) attraverso l’analogia qualitativa fra homo e mundus, microcosmo e macrocosmo, costituisce il fulcro dell’intera sezione “medica” dei Collectanea (1, 54-127), a torto considerata ora una digressione ora un trattato di antropologia. In realtà questa sezione dell’opera offre la chiave interpretativa dell’intero progetto soliniano, il quale ruota intorno a tre cardini, ossia innanzitutto il corpo umano in quanto minor mundus, poi la pseudoscienza quale intersezione fra sapere enciclopedico e bizarria naturalistica, e infine, ultimo ma non meno importante aspetto, la dimensione paradossografica, intesa come approccio erudito di un autore che, ben lungi dall’occuparsi di storiografia “alta”, si concentra, più modestamente, sulla locorum commemoratio e si limita a tracciare corporum formas.