Il saggio muove dalla dichiarata intenzione di Bobbio di considerarsi più uno storico che un filosofo, più un “interprete di segni” che un facitore di profezie o un costruttore di ideologie. Questa rigorosa scelta epistemologica implica non solo un continuo e costante rigore analitico, ma anche un modello filosofico ben preciso che si evince in uno scritto solo apparentemente minore: L’elogio della mitezza. La mitezza è, innanzitutto, un’auto-limitazione: l’accettazione incondizionata della libertà altrui come valore. È un atto individuale che non richiede e non pretende nulla. A differenza della tolleranza che presuppone la reciprocità, la mitezza è assolutamente unilaterale, “è una disposizione verso gli altri che non ha bisogno di essere corrisposta per rivelarsi in tutta la sua portata”. Il saggio tende a dimostrare come in questo privilegiare la capacità di ascolto, tanto in senso epistemologico quanto in senso morale, si possa individuare una delle chiavi di lettura dei rapporti di Bobbio con il socialismo, il liberalismo, lo storicismo, il positivismo e anche con la teoria della norma fondamentale. Una filosofia delle linee orizzontali rispetto a una filosofia delle linee verticali; una filosofia che non cerca l’assoluto, ma si sofferma sui particolari.

Una filosofia delle linee orizzontali

AMATO, Salvatore
2007-01-01

Abstract

Il saggio muove dalla dichiarata intenzione di Bobbio di considerarsi più uno storico che un filosofo, più un “interprete di segni” che un facitore di profezie o un costruttore di ideologie. Questa rigorosa scelta epistemologica implica non solo un continuo e costante rigore analitico, ma anche un modello filosofico ben preciso che si evince in uno scritto solo apparentemente minore: L’elogio della mitezza. La mitezza è, innanzitutto, un’auto-limitazione: l’accettazione incondizionata della libertà altrui come valore. È un atto individuale che non richiede e non pretende nulla. A differenza della tolleranza che presuppone la reciprocità, la mitezza è assolutamente unilaterale, “è una disposizione verso gli altri che non ha bisogno di essere corrisposta per rivelarsi in tutta la sua portata”. Il saggio tende a dimostrare come in questo privilegiare la capacità di ascolto, tanto in senso epistemologico quanto in senso morale, si possa individuare una delle chiavi di lettura dei rapporti di Bobbio con il socialismo, il liberalismo, lo storicismo, il positivismo e anche con la teoria della norma fondamentale. Una filosofia delle linee orizzontali rispetto a una filosofia delle linee verticali; una filosofia che non cerca l’assoluto, ma si sofferma sui particolari.
2007
88-14-11402-1
Storia; Ideologia; Politica; Sovranità; Democrazia; Mitezza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/62310
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