Il lavoro prende le mosse dal giudizio, dato da un Maestro del diritto romano quale il Marrone, nei confronti di una monografia di Nicola Palazzolo dal titolo Potere imperiale ed organi giurisdizionali nel II sec. d.C. L’efficacia processuale dei rescritti imperiali da Adriano ai Severi, secondo cui «le linee generali del nuovo libro del Palazzolo difficilmente potranno venire scosse da rinnovate indagini sull’argomento». Ed è proprio da tale giudizio che la ricerca si dipana al fine non solo di appurarne la fondatezza profetica, a distanza di quasi quarant’anni dalla stampa del volume de quo, ma anche, e soprattutto, di mostrare come tale monografia, lungi dall’essere scalfita dalle indagini più recenti, mantenga inalterata tutta la sua fondatezza e validità ancor oggi, presentando ancora un’ampiezza di prospettive offerte alla futura riflessione, alcune sviluppate ed altre ancora inesplorate, che fanno di essa un punto di riferimento imprescindibile per coloro i quali si occupano ed avranno modo di occuparsi in seguito delle constitutiones principum e, più in generale, del potere normativo imperiale e, insieme, del processo formulare e della cognitio extra ordinem nell’età del Principato.

Nota di lettura (Processo civile)

ARCARIA, Francesco
2008-01-01

Abstract

Il lavoro prende le mosse dal giudizio, dato da un Maestro del diritto romano quale il Marrone, nei confronti di una monografia di Nicola Palazzolo dal titolo Potere imperiale ed organi giurisdizionali nel II sec. d.C. L’efficacia processuale dei rescritti imperiali da Adriano ai Severi, secondo cui «le linee generali del nuovo libro del Palazzolo difficilmente potranno venire scosse da rinnovate indagini sull’argomento». Ed è proprio da tale giudizio che la ricerca si dipana al fine non solo di appurarne la fondatezza profetica, a distanza di quasi quarant’anni dalla stampa del volume de quo, ma anche, e soprattutto, di mostrare come tale monografia, lungi dall’essere scalfita dalle indagini più recenti, mantenga inalterata tutta la sua fondatezza e validità ancor oggi, presentando ancora un’ampiezza di prospettive offerte alla futura riflessione, alcune sviluppate ed altre ancora inesplorate, che fanno di essa un punto di riferimento imprescindibile per coloro i quali si occupano ed avranno modo di occuparsi in seguito delle constitutiones principum e, più in generale, del potere normativo imperiale e, insieme, del processo formulare e della cognitio extra ordinem nell’età del Principato.
2008
978-88-348-8799-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/62349
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