Lo scritto costituisce il primo capitolo del quarto volume dell’opera, a cura dello stesso A., L’analisi della pubblica amministrazione, nel quale, con il contributo di diversi autori, si propone un modello di analisi – l’approccio sistemico– per lo studio del fenomeno amministrativo pubblico visto nella sua dimensione plurale di species diverse di organizzazioni appartenenti all’unico genus costituito dalle organizzazioni complesse. Dedicato all’analisi del funzionamento delle pubbliche amministrazioni, lo scritto si apre con l’analisi del concetto di «processo» che fa la differenza tra l’analisi delle organizzazioni condotta in termini morfologici (prospettiva statica) e quella condotta in termini fisiologici (prospettiva dinamica) e costituisce il filo rosso dell’intero volume. Dopo avere proposto una definizione del termine processo – una sequenza di fasi, disposte in ordine logico ma non necessariamente temporale, il cui andamento, nello spazio di tempo che intercorre tra il momento (teorico) della sua attivazione e quello (teorico) della sua conclusione, è iterativo e circolare – il saggio approfondisce una serie di questioni ad esso connesse nel quadro di una visione sistemica dell’organizzazione pubblica. Innanzitutto quella della relazione tra processo sistemico e ciclo di vita delle politiche pubbliche. Poi quella della distinzione tra processo e procedura, e procedimento. Poi, ancora, quella degli attori, pubblici ma anche privati, che in questa visione svolgono un ruolo nelle dinamiche del processo sistemico. Quest’ultimo punto, in particolare, mostra come proprio l’analisi sistemica fornisca l’impianto metodologico di riferimento al nuovo paradigma che negli ultimi decenni si è venuto affermando fuori e dentro le pubbliche amministrazioni: la governance. Su di esso si sofferma in conclusione l’A., approfondendo l’analisi sia del concetto di government, che costituisce l’altro termine della diade paradigmatica (che non implica necessariamente la reciproca alternativa), sia della natura virtuosa o viziosa – in base alle ricostruzioni della letteratura di ricerca esistente – delle innumerevoli esperienze cosiddette “pattizie” che si sono prodotte in Italia in fase di implementazione delle politiche di sviluppo locale, soprattutto quelle promosse dai cicli di programmazione economica dell’UE. Il particolare riferimento, in quest’ultima analisi, al Mezzogiorno d’Italia, riconducono il ragionamento al necessario processo di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni indispensabile a consentire ad esse di assumere il ruolo non più di guidare dall’alto bensì di accompagnare i processi di sviluppo locale in una logica di networking con tutti gli attori territoriali.

FISIOLOGIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COME SISTEMA APERTO: IL PROCESSO SISTEMICO

D'AMICO, Renato
2008-01-01

Abstract

Lo scritto costituisce il primo capitolo del quarto volume dell’opera, a cura dello stesso A., L’analisi della pubblica amministrazione, nel quale, con il contributo di diversi autori, si propone un modello di analisi – l’approccio sistemico– per lo studio del fenomeno amministrativo pubblico visto nella sua dimensione plurale di species diverse di organizzazioni appartenenti all’unico genus costituito dalle organizzazioni complesse. Dedicato all’analisi del funzionamento delle pubbliche amministrazioni, lo scritto si apre con l’analisi del concetto di «processo» che fa la differenza tra l’analisi delle organizzazioni condotta in termini morfologici (prospettiva statica) e quella condotta in termini fisiologici (prospettiva dinamica) e costituisce il filo rosso dell’intero volume. Dopo avere proposto una definizione del termine processo – una sequenza di fasi, disposte in ordine logico ma non necessariamente temporale, il cui andamento, nello spazio di tempo che intercorre tra il momento (teorico) della sua attivazione e quello (teorico) della sua conclusione, è iterativo e circolare – il saggio approfondisce una serie di questioni ad esso connesse nel quadro di una visione sistemica dell’organizzazione pubblica. Innanzitutto quella della relazione tra processo sistemico e ciclo di vita delle politiche pubbliche. Poi quella della distinzione tra processo e procedura, e procedimento. Poi, ancora, quella degli attori, pubblici ma anche privati, che in questa visione svolgono un ruolo nelle dinamiche del processo sistemico. Quest’ultimo punto, in particolare, mostra come proprio l’analisi sistemica fornisca l’impianto metodologico di riferimento al nuovo paradigma che negli ultimi decenni si è venuto affermando fuori e dentro le pubbliche amministrazioni: la governance. Su di esso si sofferma in conclusione l’A., approfondendo l’analisi sia del concetto di government, che costituisce l’altro termine della diade paradigmatica (che non implica necessariamente la reciproca alternativa), sia della natura virtuosa o viziosa – in base alle ricostruzioni della letteratura di ricerca esistente – delle innumerevoli esperienze cosiddette “pattizie” che si sono prodotte in Italia in fase di implementazione delle politiche di sviluppo locale, soprattutto quelle promosse dai cicli di programmazione economica dell’UE. Il particolare riferimento, in quest’ultima analisi, al Mezzogiorno d’Italia, riconducono il ragionamento al necessario processo di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni indispensabile a consentire ad esse di assumere il ruolo non più di guidare dall’alto bensì di accompagnare i processi di sviluppo locale in una logica di networking con tutti gli attori territoriali.
2008
978-88-568-0166-8
PROCESSO SISTEMICO; GOVERNANCE; SISTEMA APERTO
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/62407
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact