In questo contributo si propone una riflessione sulle modalità di reazione all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, con particolare riferimento alle dinamiche di resilienza messe in atto dai devoti di Sant’Agata, durante lo svolgimento ‘virtuale’ della celebre festa della Santa Patrona di Catania. L’indagine si avvale di un’intervista qualitativa ad alcuni devoti del quartiere storico della Civita, al fine di analizzare il passaggio dallo svolgimento della festa reale e ‘in presenza’ ad alcune forme virtuali e private di culto, per far fronte all’assenza di gesti, simboli e consuetudini proibite a causa del perdurare della pandemia.
Ilaria Grippaudo, Musica e devozione nella «città felicissima». Ordini religiosi e pratiche sonore a Palermo tra Cinque e Seicento, Firenze, Leo S. Olschki (Historiae Musicae Cultores, CXL), 2022, pp. 266
Giuseppe SanfratelloPrimo
2022-01-01
Abstract
In questo contributo si propone una riflessione sulle modalità di reazione all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, con particolare riferimento alle dinamiche di resilienza messe in atto dai devoti di Sant’Agata, durante lo svolgimento ‘virtuale’ della celebre festa della Santa Patrona di Catania. L’indagine si avvale di un’intervista qualitativa ad alcuni devoti del quartiere storico della Civita, al fine di analizzare il passaggio dallo svolgimento della festa reale e ‘in presenza’ ad alcune forme virtuali e private di culto, per far fronte all’assenza di gesti, simboli e consuetudini proibite a causa del perdurare della pandemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.