L’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del Covid-19 ha accentuato la distanza fra i contesti metropolitani e le aree extra-metropolitane, mettendo ancora una volta in evidenza le fragilità e la marginalizzazione dei centri minori, troppo spesso distanti dalle funzioni urbane più importanti che invece continuano ad essere per lo più concentrate nei grandi insediamenti e nelle città metropolitane. Tali centri minori sono, oggi, oggetto principale della SNAI ma anche del PNRR che ha destinato ingenti risorse territorializzabili al Mezzogiorno per superare la crisi economica e sociale innescata dalla pandemia. Questo studio, sviluppato nell’ambito del PRIN 2017- Politiche regionali, istituzioni e coesione nel Mezzogiorno d'Italia, esplora i livelli di perifericità dei Comuni siciliani così come proposti dalla metodologia SNAI. Il lavoro, condotto anche sulla base di una rielaborazione critica dei contenuti e degli approcci di tale strategia, restituisce una geografia delle aree interne estremamente fluttuante. Eppure questa marcata variabilità, risultato di una debole definizione di poli e periferie, pone la necessità di una riflessione sul valore e l’efficacia della metodologia SNAI soprattutto se finalizzata a produrre scenari di differenziazione di territori. La revisione del concetto di polarità e perifericità appare, in questa prospettiva, di cruciale importanza per poter disegnare geografie e gerarchie di territori più pertinenti, da utilizzare come criteri per la distribuzione di fondi e investimenti pubblici, previsti dal PNRR, che potranno essere ripartiti in maniera più attenta, consapevole e soprattutto efficace in termini di allocazione di quantità e qualità di risorse tra le aree periferiche e i poli attrattori
La Strategia Nazionale sulle Aree Interne e il Covid-19. Ridefinire polarità e perifericità nella prospettiva del PNRR
Riccardo Privitera
Primo
;Carmelo AntonuccioUltimo
2023-01-01
Abstract
L’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del Covid-19 ha accentuato la distanza fra i contesti metropolitani e le aree extra-metropolitane, mettendo ancora una volta in evidenza le fragilità e la marginalizzazione dei centri minori, troppo spesso distanti dalle funzioni urbane più importanti che invece continuano ad essere per lo più concentrate nei grandi insediamenti e nelle città metropolitane. Tali centri minori sono, oggi, oggetto principale della SNAI ma anche del PNRR che ha destinato ingenti risorse territorializzabili al Mezzogiorno per superare la crisi economica e sociale innescata dalla pandemia. Questo studio, sviluppato nell’ambito del PRIN 2017- Politiche regionali, istituzioni e coesione nel Mezzogiorno d'Italia, esplora i livelli di perifericità dei Comuni siciliani così come proposti dalla metodologia SNAI. Il lavoro, condotto anche sulla base di una rielaborazione critica dei contenuti e degli approcci di tale strategia, restituisce una geografia delle aree interne estremamente fluttuante. Eppure questa marcata variabilità, risultato di una debole definizione di poli e periferie, pone la necessità di una riflessione sul valore e l’efficacia della metodologia SNAI soprattutto se finalizzata a produrre scenari di differenziazione di territori. La revisione del concetto di polarità e perifericità appare, in questa prospettiva, di cruciale importanza per poter disegnare geografie e gerarchie di territori più pertinenti, da utilizzare come criteri per la distribuzione di fondi e investimenti pubblici, previsti dal PNRR, che potranno essere ripartiti in maniera più attenta, consapevole e soprattutto efficace in termini di allocazione di quantità e qualità di risorse tra le aree periferiche e i poli attrattoriI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.