La città, da sempre luogo di organizzazione degli scambi, vive grazie alle funzioni commerciali che le consentono gli approvvigionamenti necessari al soddisfacimento dei bisogni dei suoi abitanti. Il ruolo svolto dal commercio, nella città di Catania, è stato di particolare rilievo per nel passato e continua ad esserlo ancor di più oggi. Il legame è tanto forte da creare un nesso inscindibile tra la città e il settore e ciò rende difficile l’interpretazione causa-effetto nella lettura delle rispettive evoluzioni. I profondi e radicali mutamenti risultano ben visibili dentro e fuori la città. Nell’organizzazione del territorio si sono costituiti due poli d’offerta di servizi distributivi. Dentro, il polo del commercio delle aree consolidate della città, in particolare del centro storico, dove all’offerta dei tanti negozi e botteghe a conduzione familiare si affiancano, i mercati rionali, i grandi magazzini, i nuovi punti vendita dei numerosi franchising; fuori, il polo degli insediamenti della grande distribuzione organizzata. Nonostante la formazione di questa bipolarità sia un fatto quasi naturale, in quanto esistono diverse vocazioni commerciali delle varie parti del territorio urbano che garantiscono una migliore efficienza del sistema distributivo e vantaggi economici per il consumatore, alcuni di questi cambiamenti hanno avuto effetti deleteri sull’organizzazione urbana, come la scomparsa dei negozi di vicinato, la desertificazione di alcune zone della città ed anche il crescente aumento della mobilità per raggiungere i poli commerciali esterni. Tali trasformazioni richiedono, pertanto nuovi modelli di organizzazione spaziale ed economica in grado di adeguare la città alle nuove esigenze delle funzioni commerciali.

L'articolazione territoriale

CIRELLI, Caterina
2007-01-01

Abstract

La città, da sempre luogo di organizzazione degli scambi, vive grazie alle funzioni commerciali che le consentono gli approvvigionamenti necessari al soddisfacimento dei bisogni dei suoi abitanti. Il ruolo svolto dal commercio, nella città di Catania, è stato di particolare rilievo per nel passato e continua ad esserlo ancor di più oggi. Il legame è tanto forte da creare un nesso inscindibile tra la città e il settore e ciò rende difficile l’interpretazione causa-effetto nella lettura delle rispettive evoluzioni. I profondi e radicali mutamenti risultano ben visibili dentro e fuori la città. Nell’organizzazione del territorio si sono costituiti due poli d’offerta di servizi distributivi. Dentro, il polo del commercio delle aree consolidate della città, in particolare del centro storico, dove all’offerta dei tanti negozi e botteghe a conduzione familiare si affiancano, i mercati rionali, i grandi magazzini, i nuovi punti vendita dei numerosi franchising; fuori, il polo degli insediamenti della grande distribuzione organizzata. Nonostante la formazione di questa bipolarità sia un fatto quasi naturale, in quanto esistono diverse vocazioni commerciali delle varie parti del territorio urbano che garantiscono una migliore efficienza del sistema distributivo e vantaggi economici per il consumatore, alcuni di questi cambiamenti hanno avuto effetti deleteri sull’organizzazione urbana, come la scomparsa dei negozi di vicinato, la desertificazione di alcune zone della città ed anche il crescente aumento della mobilità per raggiungere i poli commerciali esterni. Tali trasformazioni richiedono, pertanto nuovi modelli di organizzazione spaziale ed economica in grado di adeguare la città alle nuove esigenze delle funzioni commerciali.
2007
978-88-555-2950-1
Commercio; Municipalita'; Catania
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/63357
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