La comunicazione si prefigge di analizzare e mettere a confronto alcune delle categorie attraverso le quali Machiavelli, in particolare nel capitolo conclusivo del Principe, e Guicciardini, in particolare nei capitoli iniziali della Storia d’Italia, descrivono la crisi politico-militare in cui versano gli Stati della penisola. Negli anni che intercorrono tra la morte di Lorenzo de Medici (1492) e il sacco di Roma (1527), si svolge una fitta sequenza di drammatiche svolte storiche, che i due autori tentano di spiegare facendo ricorso a svariati strumenti di indagine. Osservazione psicologica, analisi politica, narrazione storica concorrono tutte insieme a illustrare la «ruina» (Machiavelli) e le «calamità» (Guicciardini) d’Italia, e tutte insieme si fondono in una scrittura letteraria che fissa e rielabora per le generazioni future alcune delle categorie fondamentali dell’identità italiana.
Narrare il conflitto: ruina, calamità, barbarie tra il Principe e la Storia d’Italia
Carmelo Tramontana
2024-01-01
Abstract
La comunicazione si prefigge di analizzare e mettere a confronto alcune delle categorie attraverso le quali Machiavelli, in particolare nel capitolo conclusivo del Principe, e Guicciardini, in particolare nei capitoli iniziali della Storia d’Italia, descrivono la crisi politico-militare in cui versano gli Stati della penisola. Negli anni che intercorrono tra la morte di Lorenzo de Medici (1492) e il sacco di Roma (1527), si svolge una fitta sequenza di drammatiche svolte storiche, che i due autori tentano di spiegare facendo ricorso a svariati strumenti di indagine. Osservazione psicologica, analisi politica, narrazione storica concorrono tutte insieme a illustrare la «ruina» (Machiavelli) e le «calamità» (Guicciardini) d’Italia, e tutte insieme si fondono in una scrittura letteraria che fissa e rielabora per le generazioni future alcune delle categorie fondamentali dell’identità italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.