L’architettura barocca in Sicilia fra linguaggi colti ed espressioni dialettali

L’attenzione alla diversità di connotazioni che le espressioni del Barocco acquistano nelle fioriture regionali, l’interesse nei confronti delle declinazioni e delle variazioni che il codice subisce, la rivalutazione delle componenti originali ed autoctone delle realtà locali, sono tutti elementi che hanno contribuito, nella critica architettonica, alla conversione dell’idea del Barocco come stile nella visione del Barocco come lingua. La relazione prende in esame il peculiare momento storico vissuto dalla Sicilia fra i secoli XVII e XVIII in cui emerge il consolidamento di una civiltà architettonica isolana che si esprime attraverso il confronto fra una classe di operatori che si forma sui testi, sui libri, sui trattati e che perfeziona la propria preparazione attraverso i viaggi ed una classe di artefici essenzialmente legata all’attività costruttiva che conosce, in questo periodo, uno straordinario fervore.